Meteo. Torna il freddo polare con neve anche a bassa quota
2 min di letturaPrima pioggia e venti fortissimi, poi, arriverà un brusco crollo delle temperature
Nel corso della settimana appena iniziata il meteo sul nostro Paese risulterà decisamente dinamico: prima il maltempo con pioggia e venti fortissimi, poi arriverà pure il freddo e la neve.
Già nella giornata odierna la formazione di un ciclone sui nostri mari sta innescando una fase di maltempo con piogge battenti in particolare al Nord con neve oltre gli 800/1000 metri di quota sulle Alpi, in Toscana e sulla Sardegna. Altrove sono attesi intensi venti dai quadranti meridionali: le temperature su questi settori sono previste in deciso aumento con picchi massimi fino a 15-18°C a Roma, Napoli e Palermo.
Dopo questa prima passata perturbata, più autunnale che invernale, dal 9-10 gennaio in avanti è attesa una svolta con l’irruzione di aria molto fredda di origine artica che potrebbe investire l’Europa centrale e l’Italia provocando un crollo verticale delle temperature con valori ben sotto le medie climatiche di riferimento.
Non è escluso che si possa formare un nuovo ciclone sul finire della settimana in grado di provocare un peggioramento con diffuse precipitazioni a partire dal Centro-Nord. Inoltre, viste le temperature molto fredde potenzialmente presenti sull’Italia, la neve potrebbe tornare a cadere fino in pianura, specie sul versante adriatico.
Il secondo weekend del nuovo anno potrebbe così essere caratterizzato da un contesto termico tipicamente invernale: le temperature caleranno in modo drastico su tutto il Paese, con le differenze più marcate che si registreranno nelle regioni del Sud, su parte del Centro e nelle regioni del Nordest, dopo i giorni miti dominati dallo Scirocco.
I termometri potrebbero segnare un calo di 7/8°C rispetto ai valori attuali, causando inoltre estese gelate al Nord, dove le temperature potrebbero rimanere vicine allo zero anche durante le ore centrali della giornata, a causa dei freddi venti di Bora e Tramontana, che tenderanno poi a estendersi lungo tutto il distretto tirrenico.