Il Mondo Raro di Dimartino e Cammarata

Sono le 23 circa al Cafè Retrò; e nonostante siamo quasi ad ottobre si respira una calda e profumata aria che sa di agrumi e chitarra e che lega la Sicilia al Messico grazie al duo composto da Antonio Dimartino e Fabrizio Cammarata, con il loro Un Mondo Raro.
Vita e Incanto di Chavela Vargas. Un mondo popolato di sciamani, alcool e musica; di amori finiti, donne disperate, galere e sbronze che non cadono mai nel patetico e nel ridicolo ma sempre raccontati con straziante intensità. La musica dei due cantautori siciliani incanta il pubblico che ascolta rapito le reinterpretazioni in italiano delle canzoni più conosciute della Vargas, musa di Almodovar, amante di Frida Kahlo e icona omosessuale dell’America Latina, diventata però nota solo dopo gli anni Ottanta.
È un mondo raro quello che nasce dal viaggio in Messico dei due artisti, che grazie anche alle parole del romanzo omonimo ripercorrono la vita della donna intervallata da dieci brani intensi e malinconici, da Non Tornerò a Le Cose Semplici.

Di Martino è palermitano, debutta con Cara Maestra Abbiamo Perso, lavoro musicale sulla sconfitta generazionale, la perdita dell’innocenza e i cattivi maestri, risalente al 2010.
È del 2012 invece Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile, fra le migliori uscite discografiche del 2012 per la critica musicale. Del 2013 è invece Non Vengo Più Mamma, seguito due anni dopo da Un Paese Ci Vuole, ispirato a Pavese.

Cammarata, anche lui di Palermo, debutta invece nel 2007 con la band The Second Grace, e dopo tour internazionali pubblica il suo primo cd da solista, Rooms, a cui segue nel 2014 Skint And Golden. Ha aperto i concerti di Patti Smith, James Morrison, Ben Harper; e dal 2013 lavora al road movie Send You a Song, con Sara Lucchesi.

Valentina Arichetta