Monte Mancuso: l’associazione Santi 40 pianta nuovi alberi nelle aree distrutte dagli incendi
2 min di letturaPiantumazione su Monte Mancuso: Luigi Serafino Gallo, Guida AIGAE in prima linea per rimboscare le aree distrutte dagli incendi.
Monte Mancuso, sulla vetta di Monte del Greco all’interno della pineta, visibile dalla zona collinare di Sambiase di Lamezia Terme a poco più di 1000 metri sul livello del mare. In questo luogo suggestivo, reso ancor più magico dalla caduta della prima neve, Luigi Serafino Gallo, guida AIGAE, presidente dell’associazione Santi 40, ha deciso di piantare degli alberi.
La motivazione è presto detta: la devastazione dovuta agli incendi che, qualche anno fa hanno ridotto svariati punti del territorio a delle macchie nere dove prima c’era una vegetazione lussureggiante. Le piante sono state donate dall’azienda Allasia Plant di Franco Fazio, sensibile a queste tematiche e da sempre promotore di iniziative green. Abbiamo seguito Luigi in una mattinata fredda ma soleggiata, accompagnandolo nella messa a dimora delle piantine nelle loro zolle: querce e cerri, per la prima piantumazione, perché ce ne saranno delle altre, ed ognuna regalerà nuova vita ad una montagna ricca di storia e cultura.
“Eravamo soliti venire in questi bellissimi luoghi per le nostre escursioni – ricorda Luigi Serafino Gallo – Ma dopo gli incendi era diventato malinconico vedere questi luoghi in queste condizioni, quindi ci siamo organizzati ed abbiamo trovato la disponibilità di Franco Fazio. Da qui è nata l’avventura della piantumazione, la prima simbolica, vicina alla targa in memoria del nostro amico Francesco De Biase, prematuramente scomparso, ma che tanto amava queste montagne. Allo stesso tempo questa dedica la estendiamo ad un altro lametino, il giovane Simone Morelli, amico dell’associazione Santi 40 ed anche lui venuto a mancare da poco”.
Secondo un’analisi pubblicata da Coldiretti relativa all’estate 2021, gli incendi sono aumentati del 256%, con un costo di circa un miliardo di euro tra opere di spegnimento e gestione del problema. Ecco perché sono importanti iniziative come quelle operate dall’associazione Santi 40 e da Luigi Serafino Gallo, poiché rappresentano un nuovo inizio nell’ottica di una maggior tutela e cura del territorio.
Seguiremo gli altri eventi, certi che un solo albero piantato in più, possa essere da giovamento ad una natura fin troppo bistrattata. Scrive Confucio: “Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”.
Riccardo Cristiano