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Moraca, Calabrese e De Luca in Aspettiamo senza avere paura, domani

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Moraca, Calabrese e De Luca in Aspettiamo senza avere paura, domani 4

L’omaggio si è arricchito della personalità artistica e dello spirito creativo proprio dei tre protagonisti, che hanno impresso un marchio distintivo e vibrante alla performance

Nel cuore pulsante della Calabria, il Teatro Auditorium Unical (TAU) di Arcavacata di Rende ha accolto un evento che, nonostante le sue numerose repliche già espresse in lungo e in largo per l’Italia, rimane straordinario per la sua capacità di toccare le corde dell’anima e rendere omaggio a uno dei più grandi cantautori italiani di sempre: Lucio Dalla.

“Aspettiamo senza avere paura, domani” non è stato solo uno spettacolo musicale, ma un viaggio emozionale nella vita e nell’opera di un artista geniale che ha segnato intere generazioni con la sua poesia e la sua musica. Il merito di questa esperienza straordinaria va a tre talentuosi artisti calabresi: Daniele Moraca, Sasà Calabrese e Dario De Luca. Con una sensibilità interpretativa fuori dal comune, i tre protagonisti hanno saputo raccogliere la vastità e la complessità dell’universo di Lucio Dalla, restituendolo con un’intensità che si è impressa nell’animo degli spettatori.

Per oltre due ore, il pubblico è stato trasportato tra melodie, parole e suggestioni visive, grazie anche a scorci di riprese video del genio bolognese, che hanno reso ancora più vivido e tangibile il ricordo di un cantautore capace di raccontare l’esistenza in tutte le sue sfumature, senza mai perdere il contatto con la sua straordinaria umanità. L’esibizione ha visto Sasà Calabrese alla chitarra, alla tastiera e alla voce, Daniele Moraca alla chitarra e alla voce, e Dario De Luca nella doppia veste di voce recitante e cantante. Una formazione d’eccellenza che ha saputo ricreare con autenticità e rispetto la magia della musica di Dalla, senza mai cadere nella mera imitazione.

Anzi, l’omaggio si è arricchito della personalità artistica e dello spirito creativo proprio dei tre protagonisti, che hanno impresso un marchio distintivo e vibrante alla performance. Un ruolo centrale in questo progetto va riconosciuto a Daniele Moraca, ideatore dell’iniziativa e principale ispiratore dello spettacolo. La sua passione sconfinata per l’arte di Lucio Dalla lo accompagna da sempre e si riflette in ogni nota che esegue. Grande conoscitore del repertorio dell’artista bolognese, Moraca non si limita a riproporne le canzoni, ma le vive e le trasmette con un’intensità e una profondità che pochi possono eguagliare.

Grazie alla sua dedizione e alla sua sensibilità musicale, lo spettacolo ha assunto una dimensione intima e potente, capace di far rivivere l’anima di Dalla in una chiave rispettosa e personale. È lui il filo conduttore di un progetto che continua a riscuotere successo e a emozionare il pubblico ovunque venga rappresentato. La scelta del repertorio ha abbracciato i brani più iconici di Dalla, ciascuno illuminato da interventi narrativi capaci di donare ulteriore profondità al racconto musicale. Ogni canzone è stata una tessera di un mosaico più ampio, una porta d’accesso ai molteplici volti dell’anima di Dalla: l’ironia dissacrante, la malinconia struggente, la sua capacità unica di cogliere le sfumature più intime e universali della vita quotidiana. Un plauso particolare va a Dario De Luca, la cui voce recitante ha rappresentato un valore aggiunto fondamentale alla narrazione.

Il suo timbro caldo e incisivo ha saputo cucire con naturalezza i vari momenti dello spettacolo, donando un respiro teatrale che ha reso l’omaggio a Dalla ancora più intenso e memorabile. L’equilibrio tra parola e musica è stato impeccabile, in un continuo dialogo che ha fatto vibrare l’anima del pubblico. Non minore è stato il contributo dell’artista polistrumentista Sasà Calabrese, che ha reinterpretato il cantautore bolognese secondo uno stile capace di regalare emozioni tanto delicate quanto forti e, come tali, vividamente percepite dal pubblico del TAU.

Rendere giustizia a un artista della portata di Lucio Dalla non è mai semplice: la sua arte sfugge alle definizioni, si nutre di continue contaminazioni e attraversa generi e linguaggi con la stessa leggerezza con cui una foglia danza nel vento. Eppure, Moraca, Calabrese e De Luca sono riusciti nell’impresa, donando a questa celebrazione musicale una sensibilità e un talento che meritano di essere riconosciuti e celebrati.

“Aspettiamo senza avere paura, domani” non è stato solo un concerto: è stato un momento di sospensione dal tempo, un’occasione per fermarsi e riflettere, per emozionarsi e ritrovare, attraverso la musica e la poesia, un pezzo di noi stessi. Un evento che meriterebbe di essere replicato ancora e ancora, affinché l’eredità di Lucio Dalla continui a risuonare nel tempo e nello spazio, come un’eco che non smetterà mai di accompagnarci.