LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Al Museo del Rock, il ricordo di D.O.C. con il regista Pino Leoni

3 min di lettura
Al Museo del Rock, il ricordo di D.O.C. con il regista Pino Leoni

Era l’anno 1987, il mese novembre. Nel pomeriggio del secondo giorno di metà autunno nel mitico Studio Uno della RAI, trasformato in club di Harlem, iniziava D.O.C. (musica e altro a denominazione d’origine controllata), programma televisivo divenuto leggendario.

Venerdì 31 gennaio, alle ore 18:00, il Museo del Rock di Catanzaro ospiterà una serata in cui Pino Leoni, che ne era il regista, e Franco Schipani, con la complicità di Piergiorgio Caruso, ricorderanno quanto accaduto nelle oltre 400 puntate trasmesse con aneddoti e citazioni di fatti curiosi.

Nato dall’ennesima invenzione del genio di Renzo Arbore che, tra cavi elettrici, amplificatori Marshall, microfoni, batterie, bassi elettrici e chitarre, mixer enormi e l’inevitabile pubblico, con la complicità di “Mr. Scatman” Gegè Telesforo e di Monica Nannini, improvvisava, divertendosi e facendo divertire il pubblico che, con il passare dei giorni, diventava sempre più numeroso.

Non un programma qualsiasi D.O.C. ha messo al centro di tutto la “buona” musica e quegli artisti che, per molti motivi, raramente si ascoltavano in radio e mai in televisione. Mostri sacri della musica internazionale come James Brown, Miles Davis, Solomon Burke, Rufus Thomas, Pat Metheny, Keith Jarrett, Joe Cocker, Jorma Kaukonen degli Hot Tuna, i Manhattan Transfer e Chet Baker, unitamente ad artisti italiani come Mia Martini, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Lucio Dalla, CCCP – Fedeli Alla Linea e i Litfiba sono stati solo alcuni dei nomi che hanno suonato rigorosamente dal vivo.

Artisti che, sotto l’attenta e preziosa regia di Pino Leoni e con la consolle gestita da Gaetano Ria, un ingegnere del suono che molti consideravano un “mago”, si sono esibiti con grande successo, catturando l’attenzione di un pubblico appassionato che ha raggiunto picchi elevati di ascolto anche quando dalla fascia pomeridiana fu spostato a quella serale.

Non esclusivamente un programma musicale, immancabilmente in D.O.C. c’era anche spazio per il tipico divertimento “arboriano”, del quale si occupava soprattutto Monica Nannini.

In quello spazio in cui si faceva cabaret è apparso per la prima volta Daniele Luttazzi, ma a divertire il pubblico era Armando De Raza, un clone di Julio Iglesias, che cantava il suo “successo” “Esperanza d’Escobar”.

Accanto ai racconti di Pino Leoni, che parlerà della sua esperienza in D.O.C., e Franco Schipani, al Museo del Rock non mancherà la “buona” musica selezionata da Piergiorgio Caruso, che non mancherà di parlare delle emozioni vissute nell’assistere a un programma che ancora oggi viene ricordato con enorme nostalgia.

Pino Leoni studia Storia del teatro con il prof. Marotti all’Università di Roma.

È stato assistente di Luca Ronconi nell’Orlando Furioso, e aiuto regista con Lucio Fulci. È stato regista nel programma musicale “Stereo” di Rai2, e di “Blitz” di Gianni Minà.

Ha realizzato una serie di concerti alla Bussola Domani, tra i quali Neil Sedaka, Al Jarreau, B.B. King.

Oltre ad essere stato regista di D. O. C. di Renzo Arbore, con lui ha realizzato la tournée mondiale dell’Orchestra Italiana. Dal 1991 al 2001 ha realizzato per Rai 2 gli special di Umbria Jazz; suoi i concerti di Zucchero, Edoardo Bennato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Ray Charles.