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‘Ndrangheta, è irreperebile il boss Francesco Pelle di San Luca

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Familiari di Giovanni Strangio, condannato in primo grado all'ergastolo per la strage di Duisburg, e Giuseppe Nirta, incatenate all'interno del duomo dell'Assunta, chiedono un processo giusto e l'assoluzione per i loro congiunti, Reggio Calabria, 24 novembre 2013. Da sinistra: la moglie di Giovanni Strangio, la madre di Giuseppe Nirta e la madre di Giovanni Strangio. ANSA/FRANCO CUFARI

SAN LUCA. Il boss della ‘ndrangheta Francesco Pelle detto “Ciccio Pakistan” si è reso irreperibile, ed è attualmente latitante, dopo la conferma della condanna in Cassazione quale mandante della strage di Natale del 24 dicembre 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio, moglie del capoclan avversario Giovanni Luca Nirta.

Episodio, che nella faida di San Luca tra i Pelle-Vottari ed i Nirta-Strangio, determinò la strage di Ferragosto a Duisburg con 6 morti. La notizia è stata confermata in ambienti investigativi. Pelle, che è sulla sedia a rotelle dopo essere stato ferito in un agguato il 31 luglio del 2006 ad Africo, era sottoposto all’obbligo di dimora a Milano. Dopo il rigetto del suo ricorso – come ha riferito Klaus Davi e hanno confermato gli investigatori – si è reso irreperibile prima di finire in carcere.  Secondo quanto si è appreso, l’allontanamento risale ad una quindicina di giorni fa.  Pelle era stato arrestato dai carabinieri nel settembre 2008 in una clinica di Pavia dopo un anno circa di latitanza.  Nell’agguato del Natale 2006, la vittima predestinata era Gianluca Nirta, ma sotto i colpi dei sicari morì la moglie ed altre quattro persone, tra le quali un bambino, rimasero ferite.  Fu quell’episodio, secondo l’accusa, a scatenare la reazione di Giovanni Strangio, cugino di Maria, condannato all’ergastolo in quanto ritenuto ideatore e uno degli esecutori della strage di Duisburg.

 

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