‘Ndrangheta: operazione “Faust”, 49 arresti
2 min di letturaIn più regioni, contestato scambio elettorale politico mafioso
Questa mattina a Rosarno, Polistena e Anoia e nelle province di Messina, Vibo Valentia, Salerno, Matera, Brindisi, Taranto, Alessandria e Pavia, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Dda nell’ambito dell’operazione denominata “Faust”, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip, nei confronti di 49 persone.
Le accuse a loro carico sono di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena.
Il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà, eletto nel 2016 a capo di una lista civica, è tra gli arrestati dell’operazione “Faust”. Idà è stato posto ai domiciliari. Lo stesso provvedimento è stato adottato nei confronti di un consigliere comunale, Domenico Scriva. Entrambi sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso.
L’operazione, secondo gli investigatori, ha consentito di accertare, la radicata e attuale operatività della cosca Pisano, conosciuti comi i diavoli di Rosarno, nonché, in un contesto che rivela cointeressenze di sodalizi operanti nel Mandamento Tirrenico, l’attuale pervasività dell’articolazione denominata società di Polistena, capeggiata storicamente da esponenti della famiglia “Longo”, ed anche della locale di ‘ndrangheta di Anoia.
Secondo l’accusa, la cosca Pisano avrebbe fornito appoggio elettorale a Idà e a Scriva in occasione delle elezioni comunali del 2016, in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia della consorteria criminale.