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‘Ndrangheta: sequestrate armi da guerra nel Reggino

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'Ndrangheta: sequestrate armi da guerra nel Reggino

Perquisizione dei carabinieri in un casolare abbandonato a Ciminà


CIMINÀ. Due fucili da guerra, una carabina di precisione e diverse centinaia di munizioni.

E’ l’arsenale trovato dai carabinieri della Compagnia di Locri a Ciminà seguendo una traccia investigativa sviluppando la quale, adesso, saranno condotte indagini più approfondite.

Le armi e le munizioni erano nascoste in un tubo in pvc interrato in un casolare abbandonato, di proprietà di una famiglia del posto, in contrada “Corte”.

I proprietari del casolare e del terreno circostante non risultano, al momento, indagati dalla Procura della Repubblica di Locri, cui i carabinieri hanno presentato un’informativa di reato che potrebbe trasmettere a breve termine il fascicolo aperto sul ritrovamento alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

Secondo gli investigatori, infatti, i tre fucili, che avevano i numeri di matricola abrasi, erano nella disponibilità di alcune cosche di ‘ndrangheta della zona che potrebbero averli utilizzati in fatti di criminalità.

Saranno adesso gli accertamenti balistici a stabilire la compatibilità tra le armi ed alcuni fatti di sangue avvenuti nella zona negli ultimi anni.

Al sequestro delle armi ha partecipato anche lo Squadrone eliportato carabinieri “Cacciatori Calabria” (ANSA).

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