Nella notte dei fuochi Arberësh c’è “Prometeus”
3 min di letturaLe lotte contadine e la comunità arbëresh danno vita ad un nuovo straordinario format
Il 2 agosto alle ore 22.00 “Prometeus” irrompe nuovamente nell’estate di Calabria, a Lungro, nel cuore dell’Arbëria, per raccontare un capitolo importante di una delle comunità storiche fondanti della Calabria contemporanea: “LA NOTTE DEI FUOCHI ARBERËSH” è il nuovo format, con la direzione artistica di Luigi Ricetta, che celebra il mondo delle comunità albanofone e della loro relazione con la terra di Calabria.
La manifestazione avrà inizio alle ore 20.00 con l’accensione dei fuochi, per inoltrarsi in una serata che afferra tutti i sensi: la degustazione della Shtridhëla, il piatto tipico offerto dalla “Locanda di traliccio”, anticiperà la “Musica d’urgenza” di DALEN, il musicista calabrese che porta a Lungro le sue sonorità straordinarie e l’urgenza, appunto, del suo canto in un percorso di innovazione musicale che delinea una finestra essenziale di questo nuovo format culturale.
A far da cornice, insieme ai versi in lingua arberësh e in italiano, il Corale Greco-Albanese “I Paràdosis G.B. Rennis” chiuderà la prima parte della serata con una esibizione in grado di raccontare l’anima del popolo italo-albanese che da secoli abita e promuove la Calabria, una terra ancora misteriosa, dominata da lingue, culture, identità che si intrecciano tra di loro.
Conclude la manifestazione il travolgente spettacolo “Prometeus. Dalla terra il fuoco” della Compagnia Teatrale BA17, diretto da Angelica Artemisia Pedatella, che porta in scena le rivolte dei contadini calabresi.
La Calabria contemporanea deve molto alle lotte contadine che risvegliarono le coscienze e determinarono un importante avanzamento civile di una terra che era stata abbandonata e dimenticata nonostante il valore in termini materiali e umani che essa ha sempre prodotto.
La narrazione incalzante di Claudio Cavaliere, che ha già rapito le piazze in cui lo spettacolo ha fatto irruzione, stavolta toccherà note importanti, poiché è proprio dai paesi dell’Arbëria che partirono quelle lotte.
«Quando ho parlato con la regista – sottolinea il direttore artistico dell’evento Luigi Ricetta – e abbiamo creato il format, tutta la costruzione è partita proprio dalla presa di coscienza che le lotte dei contadini, così importanti dal punto di vista storico e sociale, non potevano non essere celebrate. Dovevano diventare parte di una ricorrenza che descriva una identità anche contemporanea del popolo arberësh».
Ad accogliere e contribuire alla costruzione del format, con l’obiettivo di creare un appuntamento annuale dai presupposti forti è il sindaco di Lungro, Carmine Ferraro, che ha fortemente voluto l’evento: «Questa amministrazione ha intenzione di rilanciare un nuovo modo di fare cultura, che unisca il piacere del godimento artistico all’identità di contenuti forti. La notte dei fuochi arberësh è una idea che sposa in pieno i nostri ideali, che rappresenta anche la passione che mettiamo nel nostro “fare” e che dovrà diventare un momento di incontro delle comunità in cui Lungro ci mette la faccia».
La Festa delle comunità agricole dell’Arbëria inizia dunque il suo percorso e aspetta numerosi ospiti, sulla scia di percussioni, musica, profumi e sapori che raccontano una sera d’estate da non perdere.
Informazioni su info@ba17.it