Nero (Per Te): ultimi femminicidi confermano fallimento di questa società
3 min di letturaIntervista alla presidente dell’associazione Per Te di Lamezia Terme in seguito ai femminicidi degli ultimi giorni
Rabbia, sensi di colpa per aver fallito come società. Nell’ultimo mese abbiamo assistito ad atrocità inaudite.
Donne uccise, massacrate, ma ancora di più degli ultimi due casi quello della giovane imprenditrice del vibonese uccisa, data in pasto ai maiali e poi le sue ossa macinate e messe a fertilizzare un terreno… una donna che si ribellava a sottostare ad alcune pratiche mafiose.
Due giorni fa la giovane donna siciliana Marisa Leo, donna che lottava contro la violenza sulle donne è stata ammazzata da un uomo, da colui che era stato il suo compagno e il padre della loro bimba di 4 anni, che adesso è orfana di entrambi i genitori.
Perché, dopo, si è ucciso anche lui. Marisa lavorava per il riscatto della propria terra, perché, avendone avuto esperienza, era da anni in prima linea nella difesa dei diritti delle altre donne in difficoltà e vittime, a propria volta, di violenza.
Da tre anni lo aveva denunciato per stalking e violazione degli obblighi di assistenza familiare, ottenendo, dopo due anni, solo un processo a suo carico e rendendosi conto a quel punto che era tutto inutile, tanto da rimettergli le querele e da non sporgerne più.
Cosa che non ha impedito che lui, il padre di sua figlia, la uccidesse a colpi di fucile prima di togliersi, da codardo assassino, la vita lanciandosi da un ponte.
Un giorno forse spiegheremo a sua figlia perché non abbiamo saputo proteggerla, lo Stato tante volte non risponde.
Come tantissime altre donne, uccise per essere state lasciate sole. Uccise perché si sono limitati ad imbastire un processo, invece di capire che non potevano attendere un solo istante in più. Uccise perché le scorte sono solo per i politici, anche per i pentiti e anche per quelli che non sono in pericolo, e mai per le donne forti come Marisa e Maria, due donne che lottavano contro la violenza, per i loro diritti, vittime fino a morire….
Abbiamo un compito ingrato, ma se ci crediamo non possiamo e non dobbiamo mollare, lo dobbiamo a loro, ai nostri figli, a questa società che sta perdendo ogni giorno il valore della vita.
Basta violenza, basta sangue basta panchine rosse…lottiamo senza paura…
Oggi, nella giornata della nascita di Maria madre nostra, vorrei che le ricordassimo con un impegno anche morale quello di lottare continuare senza paura gridare a gran voce…
Basta violenza, servono leggi più severe!
Porteremo avanti la nostra voce, la voce di Lamezia, delle tante donne che credono ancora di poter riuscire a sopravvivere.
Solo se ci crediamo fortemente possiamo dare un contributo affinché nessun padre, madre, figlio, pianga la morte di chi credeva nell’ amore…