Neruda apre la rassegna dei film d’autore “Cinema e Cinema 2017”
3 min di lettura‘Neruda‘, il primo film della XVI rassegna di film d’autore “Cinema e Cinema 2017”, è stato proiettato (finalmente) ieri 23 Agosto nel Cortile “F. Bevilacqua” dell’Edificio “Maggiore Perri” con un ritardo di qualche giorno dovuto al fatto che, nel giorno della sua programmazione, a causa dell’abbondante pioggia, era stata sospesa la sua proiezione.
La visione del film, del regista cileno Pablo Larrain ha registrato la presenza di almeno 300 spettatori attratti dalla particolarità della tematica ruotante intorno alla figura del poeta comunista Pablo Neruda e alla sua influenza nella politica del Cile nel dopoguerra.
Il film “Neruda”, presentato in concorso al Festival di Cannes 2016 nella sezione desa Réalisateurs e vincitore del Woodstock Film Festival come “Miglior film straniero”, è del 2016.
Di genere biografico e drammatico, il film è interpretato da Gael Garcia Bernal e Alfredo Castro, Pablo Derqui, Luis Gnecco. Antonia Zegers, Emilio Gutiérrez, Alejanndro Goic, Marcelo Alonso ed Hector Noguera.
Ambientato nel periodo della guerra fredda in Cile (1948), anni di persecuzione e di fuga, muove da fatti realmente accaduti a Pablo Neruda, anche spregiudicato amante della vita e dei suoi piaceri, e si concentra sul rapporto morboso fra il poeta comunista fuggito clandestinamente per eludere il carcere e l’investigatore Oscar Peluchonneau, incaricato del suo arresto.
Sono gli anni del Proibizionismo ed è inaccettabile che il poeta inciti il popolo alla ribellione e alla resistenza.
Infatti il senatore Pablo Neruda accusa il governo di tradire il partito comunista e viene accusato dal presidente Gonzalez Videla che incarica il prefetto Oscar Peluchonneau di arrestarlo mentre fugge dal paese con la moglie, la pittrice Delia del Carril.
Grazie alla collaborazione del Partito Comunista e di alcuni amici, i due riescono a nascondersi nel sud del paese. A raccontare la storia è Oscar Peluchonneau, ossessionato dal poeta e dalle sue composizioni.
Neruda intravede nella sua storia di poeta perseguitato dal suo implacabile avversario, la possibilità di diventare un simbolo di libertà e comprende che la battaglia contro Peluchonneau è in realtà il suo campo da gioco. Neruda sfida l’ispettore, gli lascia indizi, lo tormenta, così da rendere ancora più esemplare la sua missione personale e universale di resistenza contro l’oppressore.
In questi momenti drammatici ma nel contempo ispiratori, Neruda scrive la sua celebre raccolta di poesie “Canto General” ispirate all’oppressione del popolo. Intanto in Europa cresce la leggenda della caccia al poeta e alcuni artisti, guidati da Pablo Picasso, reclamano la sua libertà.
Il Neruda del film non nasconde le sue contraddizioni e neanche il peso della sua poesia nella storia del Cile e del tempo e il suo contributo all’emancipazione di un proletariato e di un popolo oppressi dalla politica della sua borghesia e dalle interferenze nordamericane e, d’altra parte, non sempre rispettati dalla politica dei comunisti di Mosca.
Lina Latelli Nucifero