Nicodemo Oliverio, segnali di ripresa del sistema agroalimentare di Crotone
3 min di letturaNicodemo Oliverio, Capogruppo del Pd in commissione agricoltura della Camera dei Deputati, in occasione del Tavolo dell’economia promosso dalla Camera di Commercio di Crotone, guarda con fiducia al futuro del sistema agroalimentare Calabrese e, in particolare, nella provincia pitagorica.
COMUNICATO STAMPA
“Dal Rapporto Ismea-Svimez e dall’Osservatorio Polos della Camera di Commercio di Crotone emerge un sistema agroalimentare del Mezzogiorno ed in particolare della provincia pitagorica che mostra significativi segnali di ripresa, divenendo uno dei principali perni su cui appoggiare una credibile strategia di ripresa dell’economia meridionale.
I dati ci parlano di un incremento del numero delle imprese agricole, di una crescita degli investimenti che prefigura una ripresa non effimera della capacità produttiva; di un rapporto tra credito e comparto agricolo che si caratterizza per una maggiore affidabilità rispetto ad altri comparti; di una significativa crescita dell’export agroalimentare.
Ma il dato che voglio con più forza sottolineare ė quello di una capacità del settore di generare nuova occupazione, con una dinamica particolarmente positiva per le nuove generazioni.
La terra in Calabria ed anche a Crotone, non è più soltanto il luogo della tradizione e delle radici. L’agricoltura può rappresentare, se esercitata con competenze e capacità di innovazione, un veicolo importante per avviare un’attività imprenditoriale moderna, professionalmente e socialmente gratificante, capace di interagire positivamente con i valori ambientali e sociali.
I giovani calabresi hanno compreso le opportunità che scaturiscono dalla capacità di mettere a valore il patrimonio produttivo, ambientale, paesaggistico e eno-gastronomico.
Il settore trainante dell’economia crotonese ė infatti l’agricoltura: il settore agricolo rappresenta il 26.7 per cento del totale delle imprese della provincia. Il 90 per cento delle quali ditte individuali.
Una incidenza nettamente superiore sia rispetto al 16.9 per cento del valore regionale che a quello del 12.5 del paese. Le imprese agricole guidate da donne a Crotone sono particolarmente presenti e sviluppano un tasso pari al 2.59 per cento rispetto a quello regionale dell’1.63 per cento. Così come la provincia pitagorica è leader in Calabria per concentrazione di imprese di giovani 2.806 pari al 16.20 per cento.
Dalla capacità di cogliere queste potenzialità può nascere un nuovo progetto di sviluppo dell’agroalimentare meridionale.
Bisognerà ora muoversi con interventi differenziati a seconda del tipo di produzione e di territorio interessati, incentivando forme di aggregazione che possano portare ad economie di scala e ad una maggiore rappresentatività del settore nella filiera agroalimentare.
Occorrerà lavorare perché i terreni siano sempre più esenti da contaminazioni, perché la ricerca offra nuovi strumenti di precisione per un minor consumo di acqua e di fitosanitari, perché le produzioni biologiche abbiano maggiore sviluppo per preservare il territorio ed offrire un prodotto di alta qualità.
E c’è anche da affrontare il problema del credito che affligge non poco le nostre aziende agricole. Un problema che si è accentuato in considerazione delle notevole difficoltà che pongono in essere le banche.
Un forte impegno di Ismea e della Regione su questo delicato problema, può contribuire a trovare adeguate soluzioni.
Per tutto quanto esposto, credo possa essere necessario mettere in piedi un tavolo permanente presso la Camera di commercio della nostra provincia. Un punto di studio, osservazione e proposta relativo al complesso ed esaltante mondo agricolo della nostra terra.”