Niente “Giugno lametino”. Assemblea pubblica convocata da Gianturco e Ruberto
2 min di letturaSulla mancata organizzazione del “Giugno lametino”: Gianturco e Ruberto preoccupati indicono assemblea pubblica
LAMEZIA. I due politici lametini che ultimamente si sono ritrovati a marciare lungo il medesimo viale, Mimmo Gianturco e Francesco Ruberto, hanno preso la parola oggi con un comunicato stampa nel quale annunciano un’assemblea pubblica per domani alle 18.30 nella piazzetta di San Domenico al fine di discutere circa le iniziative da intraprendere a tutela della città.
La goccia scatenante l’attuale presa di posizione è la mancata organizzazione del tradizionale ‘Giugno lametino’ annualmente curato dalla pro loco. Per l’anno in corso, probabilmente a causa anche della situazione amministrativa in cui si trova la città, questo appuntamento socio-culturale pare esser stato sospeso. Il parere di Ruberto e Gianturco è che “non aver pensato di organizzare la storica rassegna ‘Giugno Lametino’ rappresenta oltre che un arretramento culturale, anche un mancato introito per le numerose attività commerciali del centro e non solo, che aspettavano questo mese per recuperare le mancate entrate derivate da una crisi permanente”. I due politici infatti temono che una tale assenza possa generare ripercussioni sulle fiere di giugno.
Pur riconoscendo che non si possano attribuire alla commissione straordinaria le criticità che Lamezia si trascina da anni, Gianturco e Ruberto sottolineano che sia “assurdo che la terna commissariale continui a trincerarsi dietro le direttive Gabrielli quando tutti i comuni d’Italia e del meridione in particolare , organizzano ugualmente le varie feste patronali con tanto di eventi fieristici e spettacoli, senza avere le complicanze che, solo a Lamezia Terme, risultano essere insuperabili.
Il parere conclusivo dei due politici lametini è che questo modo di agire della commissione “affonderà la nostra città definitivamente e non ci fa intravedere alcun miglioramento della gestione amministrativa”. Tali sono pertanto le ragioni dell’assemblea pubblica indetta per domani sera.
Redazione