Niente soldi al centro di neurogenetica, la Regione non mantiene gli impegni presi!
4 min di letturaLAMEZIA. Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dello Spi Cgil Calabria a favore del Centro regionale di neurogenetica a cui la Regione Calabria aveva promesso lo stanziamento di fondi. Impegno purtroppo non mantenuto.
Di seguito la nota della rappresentanza sindacale: “Il 21 novembre scorso, a seguito di un incontro avuto con la responsabile del Centro di neurogenetica regionale presso l’ospedale civile di Lamezia Terme, dott.ssa Amalia Bruni, avevamo denunciato lo stato di abbandono – sia dal punto di vista delle risorse economiche necessarie alla sua gestione, sia in relazione alla sua collocazione all’interno delle strutture di ricerca – in cui è stato lasciato quel centro. Un Centro che, vale la pena ricordarlo, rappresenta una eccellenza nella ricerca sulle malattie neurodegenerative, che fa onore alla Calabria e all’Italia così come testimoniato dai numerosi attestati scientifici ricevuti per i risultati conseguiti.
Avevamo richiesto, con la nostra denuncia, “un atto univoco del governo regionale “che considerasse 3 punti fondamentali:
1) l’assegnazione immediata delle risorse economiche necessarie per consentire al Centro di proseguire le attività in corso, considerato che sia la Legge Regionale nr. 9 dell’11 maggio 2007, all’art.19, comma 5, prevedeva a decorrere dal 2007 l’erogazione di una somma annuale pari ad euro 500.000, prelevata dal fondo sanitario regionale per la ricerca, che la Legge Regionale del 19 dicembre 2018, nr. 48, all’art. 7 e nella “Tabella C” allegata, prevedeva l’erogazione a favore del Centro di una somma pari a 200.000 euro;
2) l’assegnazione di risorse umane:
- a) personale di laboratorio che, oltre ad avere compiti di ricerca, ha esercitato negli anni attività diagnostica per tutto il centro sud oltre che per numerose istituzioni del nord Italia, invertendo il flusso migratorio dei pazienti, e
- b) personale per la gestione informatica della preziosissima banca dati contenente oltre 160.000 dati della nostra popolazione.
3) il perseguimento del percorso verso la definizione dell’IRCCS che consenta al Centro Regionale di Neurogenetica di avere un inquadramento stabile all’interno delle strutture che erogano assistenza e ricerca.
A seguito di un incontro , sollecitato dallo stesso presidente della giunta regionale , on. Mario Oliverio , svoltosi il 29 novembre scorso tra il direttore generale del Dipartimento Regionale Tutela della Salute, dott. Antonio Belcastro e la direttrice del Centro regionale di neurogenetica , dott.ssa Amalia Bruni e del comunicato emesso a conclusione , pensavamo che il rischio dell’interruzione dell’attività del Centro fosse stato scongiurato , essendo stati assunti impegni sia rispetto alla garanzia circa l’immediata erogazione delle risorse economiche che al potenziamento strategico del centro.
Dobbiamo però constatare che, ad oggi, gli impegni assunti in quell’incontro dal presidente della giunta regionale e dal DG del dipartimento regionale Tutela della Salute, sono stati disattesi e il paventato rischio che il Centro regionale di neurogenetica dismetta le sue attività, è divenuto purtroppo concreto.
Né serve giocare al rimpallo delle responsabilità tra il dipartimento regionale Tutela della Salute e l’Asp di Catanzaro circa l’erogazione delle risorse al Centro, perché la situazione di crisi finanziaria che attraversa quell’Asp è nota a tutti, tant’è che con delibera nr. 1188 dell’11/12/2019 , i commissari hanno avviato le procedure del dissesto finanziario.
Ecco perché avevamo richiesto “un atto univoco del governo regionale” , un’assunzione precisa di responsabilità rispetto ad una questione che va al di là dell’ordinaria amministrazione della cosa pubblica , ma che rappresenta la cifra del tipo di attenzione che la “politica” regionale dedica al futuro di questa regione , alle sue purtroppo “poche eccellenze” , della considerazione che ha della ricerca , del lavoro e della dedizione di tante e tanti giovani ricercatrici e ricercatori calabresi , di medici , biologi ,psicologi che non vorrebbero andare via , ma rimanere per costruire il proprio futuro e dare a questa terra un’immagine diversa.
Per questo chiediamo ancora una volta al presidente della Regione on. Mario Oliverio, al commissario ad acta alla Sanità Saverio Cotticelli, al dg del dipartimento regionale Tutela della Salute dott. Antonio Belcastro, di fare presto, ponendo in essere tutte le procedure necessarie affinché questa preziosa struttura possa avere un futuro”