No Green Pass Day, la battaglia continua: il 30 luglio in piazza a Lamezia
3 min di letturaVenerdì 30 Luglio dalle 18:00 saremo a Lamezia Terme Piazzetta S.Domenico /corso Numistrano, raccolta firme no green pass – dibattito scientifico-sociale; dalle ore 17:00 a Castrovillari Piazza Municipio raccolta firme no green pass – dibattito scientifico-sociale
Comunicato Stampa
Continua la campagna No Green Pass Day su tutto il territorio nazionale per contrastare qualsiasi imposizione obbligatoria, contro qualsiasi subordinazione di diritti e di esercizio di libertà e di facoltà quotidiane al possesso del GreenPass, continueremo ad oltranza fin quando questa misura liberticida non verrà ritirata.
Nel marasma generale registriamo le parole Anthony Fauci, noto immunologo statunitense e consulente del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, “II livello di virus nei vaccinati che si infettano è esattamente lo stesso rispetto al livello di virus nelle persone non vaccinate che vengono contagiate”, e che smontano quindi il teorema del Green Pass.
Presso i banchetti organizzati dai circoli e dalle sezioni territoriali di Italexit per l’Italia sarà possibile sottoscrivere una petizione popolare e daremo voce alla “Scienza” libera e fuori dal “pensiero unico”, petizione che verrà affiliata anche alle corpose azioni legali in programma, è anche rivolta al Presidente della Repubblica.
Qualsiasi provvedimento impositivo del Covid-GreenPass appare pacificamente discriminatorio (apartheid) volto ad imporre con un “ricatto di Stato” un trattamento sanitario sperimentale e non obbligatorio, come i vaccini attualmente in commercio, tanto più assurdo ed illogico dal momento che i sieri in commercio non sono autorizzati ai fini della prevenzione del contagio.
Qualsiasi imposizione del GreenPass risulta essere priva di presupposti giuridici e di logicità, dal momento che “…i vaccini anti-Covid-19 attualmente disponibili, come riportato nelle rispettive schede tecniche, sono autorizzati per la prevenzione di malattia Covid-19 sintomatica e non per la prevenzione dell’infezione…” (Rapporto Istituto Superiore di Sanità n.4 del 13.03.2021). Per i sieri attualmente somministrati non esiste cioè alcuna indicazione ufficialmente affermata dagli organi preposti alle autorizzazioni all’immissione in commercio che rilevi una protezione dal contagio e, quindi, un carattere solidaristico della vaccinazione. La sottoposizione a vaccinazione si configura perciò come una mera scelta personale senza alcun risvolto riconosciuto o riconoscibili di interesse collettivo di tutela della Salute Pubblica;
L’imposizione del GreenPass appare in contrasto con principi e norme nazionali e sovranazionale riportati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nei seguenti riferimenti:
Articoli 3, 13, 32, 120 della Costituzione;
Articoli 2, 5, 10/1, 21 della Convenzione di Oviedo;
Trattato di Norimberga;
Articolo 187 del Regolamento T.U.L.P.S. (R.D. 6.5.1940. n° 635);
Considerato l’articolo 610 del Codice Penale;
Regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021;
Decreto legistravivo 30 giugno 2003, n.196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali;
Coordinamento regionale Italexit con Paragone