Nota di solidarietà alla Camera penale di Lamezia Terme nel ricordo di Francesco Pagliuso
2 min di letturaC’è sempre qualcosa di osceno e scandaloso nell’atto di chi si appropria della memoria di un uomo scomparso
Comunicato Stampa
E tuttavia quando una vita viene stroncata non per fatalità, ma per reazione balorda e assassina ad una scelta dettata dal senso del dovere, è inevitabile che ad essa si ispiri chiunque pensi che l’etica di quel comportamento possa essere modello di riferimento per una intera categoria che ha molto bisogno di esempi come quello di Francesco Pagliuso.
Non ognuno di noi ha conosciuto o ha avuto modo di apprezzare le qualità di Francesco. Ma tutti conosciamo della sua storia quanto basta per comprendere che si è trovato esposto in una posizione che avrebbe potuto non assumere se fosse stato vile e calcolatore.
E cioè se avesse accettato o subito le regole della partita che giocavano gli infami responsabili del suo assassinio.
Non crediamo che chi vive ogni giorno il lacerante dolore della perdita possa ritenere offesa la memoria di Francesco, soprattutto quando il valore profondo della sua scelta è elevato a punto di riferimento etico per chi per ruolo ricoperto si trova di continuo di fronte ad alternative che richiedono consapevolezza del proprio dovere e coraggio.
Per questo fa bene la Camera penale di Lamezia Terme nel suo comunicato a rimarcare come sia “inconcepibile il diritto di esclusiva alla memoria”. Accade, infatti, che il riscatto etico di una categoria si debba misurare anche e soprattutto attraverso la capacità di ciascuno di fare il proprio dovere anche quando la paura riesce a incuterla un apparato di potere che comprime, nega o vilipende i diritti che l’avvocato è chiamato a difendere.
È ciò appartiene a un campo fuori dalla portata di emozioni e sentimenti inviolabili di chiunque. Appartiene alla storia del movimento dei penalisti che possono assolvere i propri compiti se conservano la loro libertà e il coraggio di difenderla.
E’ questo il nostro oscuro disegno e sia chiaro che non possiamo rinunciarvi.
Francesco, indimenticato, sarà sempre uno di noi.
Il Coordinamento delle Camere Penali calabresi