Novembre: è di nuovo tempo di JazzAmore!
3 min di letturaAll’Università della Calabria arrivano i leggendari Toninho Horta e Ramon Montagner. Roberto Gatto suona Williams
Ritorna al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, consolidata partner del progetto, la rassegna sonora promossa da MK Live e cofinanziata dal Ministero della Cultura.
Vincitore del Latin Grammy per l’album “Belo Horizonte”, Horta è considerato uno tra i più importanti esponenti della musica brasiliana nel mondo, un membro di spicco della celebre scuola musicale del Minas Gerais.
Nel 1977 e nell’anno seguente è stato inserito dalla rivista specializzata Melody Maker fra i dieci migliori chitarristi al mondo.
Il suo nome inizia ad attirare l’attenzione, quando compare sul disco di Milton Nascimento Clube da Esquina (1972). La loro è un’amicizia che rimarrà salda nel tempo e che porterà a molte altre collaborazioni con Antonio Carlos Jobim, João Bosco, Edu Lobo, Gal Costa ed Elis Regina, oltre che Maria Bethânia, Airto Moreira, Nana Caymmi, Flora Purim, Sérgio Mendes, Chico Buarque e Joyce. Con il trasferimento a New York da vita a un duo con Pat Metheny, oltre che a ulteriori collaborazioni con Caetano Veloso, Astrud Gilberto, Naná Vasconcelos, Paquito D’Rivera, George Duke, Gil Evans, Wayne Shorter, Herbie Hancock e Keith Jarrett.
L’iconico artista si esibirà tra musica brasiliana, jazz, folclore e samba con Lena Horta al flauto e flautin, Yuri Popoff al basso elettrico e S Hernandes alla voce. Il 16 novembre alle 21,00 al TAU sarà la volta di Ramon Montagner w/Brasialian Sounds. Il batterista, tra i più importanti della scen sudamericana, ha cominciato a suonare all’età di dodici anni, avventurandosi, già allora, in diversi stili musicali che lo hanno portato ad affinare la sua incredibile tecnica mescolata con la profonda conoscenza dei ritmi brasiliani. Vanta diverse collaborazioni prestigiose come Hermeto Paschoal, Mané Silveira, Sizão Machado, l’icona della bossa nova Johnny Alf, Luiza Possi e Virgínia Rosa.
Il batterista carioca è anche membro del São Paulo Ska Jazz e, da marzo 2017, della band Falamansa. Il musicista sarà accompagnato da Guido Di Leone alla chitarra, Francesca Leone alla voce, Francesco Lo Mangino al sax e Gianluca Fraccalvieri al basso. Il 7 dicembre sempre alle 21,00 al Teatro Auditorium dell’Unical ritorna Roberto Gatto in “Time and life. The music of Tony Williams”, commissionato dalla Fondazione Musica per Roma. L’artista sarà accompagnato da Alfonso Santimone (pianoforte, tastiere, elettronica), Marcello Alulli (sassofoni), Umberto Fiorentino (chitarra), Luca Pirozzi (basso elettrico).
Il leggendario batterista Tony Williams (1945-1997) fece il suo folgorante esordio nel 1963, appena diciassettenne, nell’iconico quintetto di Miles Davis e rimase con lui durante la svolta elettrica di fine Sessanta. A vent’anni incise Lifetime con un giovanissimo John McLaughlin; un lavoro che anticipò formazioni storiche del jazz-rock come Weather Report e Mahavishnu Orchestra.
Nei decenni successivi Williams esplorò nuovi territori, destreggiandosi tra jazz contemporaneo e produzioni con Bill Laswelll. Per Roberto Gatto, il batterista italiano jazz più noto al mondo, Williams rappresenta quanto di più completo è accaduto nella scena del jazz a partire dagli anni Sessanta.
Per questo il batterista omaggerà la concezione musicale di Williams in modo aperto e sperimentale, con la capacità e la sensibilità di batterista, compositore e leader che gli sono proprie e che lo hanno sempre caratterizzato fin dal suo debutto professionale nel 1975 con il Trio di Roma (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli). Da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti di fama internazionale.