Nucifero: autonomia differenziata, rischio di un baratro per il Mezzogiorno
2 min di lettura“L’autonomia differenziata è un rischio per l’unità e la coesione del Paese”
Comunicato Stampa
Ed ora, quali saranno le prospettive economiche – sociali del meridione d’Italia in seguito all’approvazione definitiva della legge sull’autonomia differenziata delle Regioni che potranno richiedere fino a 23 competenze aggiuntive e trattenere le risorse corrispondenti?
“Un salto nel buio con il mezzogiorno a rischio baratro”.
Si esprime così l’avvocato Fernando Nucifero – dirigente di Patto Sociale di Lamezia Terme – in merito alla tematica in questione oggetto di vivace dibattito politico.
Per l’interlocutore – occorre una virata diretta a trovare imminenti soluzioni condivise nell’interesse collettivo del paese evitando, così, un possibile referendum abrogativo dai connotati imbarazzanti in quanto di fatto scontro Nord contro Sud o viceversa che, a prescindere dall’ esito, rappresenterebbe una sconfitta per l’Italia intera minandone a livello mondiale immagine e credibilità.
Secondo Nucifero – la normativa lede i principi fondamentali di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione a vantaggio delle aree geografiche ricche ed a discapito di quelle fragili con molte famiglie – aggiunge – che saranno costrette a spostarsi al Nord in cerca di lavoro, risorse e maggiori qualità di servizi. Circostanza che rievocherebbe i periodi più tristi della storia del popolo Italiano quali quelli dell’emigrazione forzata.
Una riforma – quindi, rimarca l’esponente di Patto Sociale – con cui il Sud verrebbe abbandonato a sé stesso con scarsi gettiti fiscali da gestire e conseguente e logico aumento del divario tra le parti più povere del paese e il resto d’Italia che ovviamente si caratterizza per migliori condizioni e capacità produttive.
Disuguaglianza che metterebbe a rischio anche i LEP – cioè i livelli essenziali delle prestazioni – che devono essere assicurati a tutti i cittadini e che il governo deve ancora stabilire prevedendo adeguati investimenti.
Senza sottovalutare – riflette Nucifero – un eventuale effetto boomerang che potrebbe ritorcersi sull’intera penisola italiana con i mercati finanziari pronti a sfiduciare il nostro debito pubblico aprendo le porte ad uno scenario devastante.
Un testo, dunque, – conclude l’esponente di Patto Sociale – nato senza confronto, progettato male ed approvato frettolosamente in modo ancora peggiore non ponderando attentamente ogni possibile implicazione generando serio pericolo per la coesione Nazionale e le stesse finanze pubbliche la cui tenuta desterebbe lecite perplessità.