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La nuova frontiera dei liberi & forti incontra il commissario Alecci

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Una delegazione del circolo lametino de La nuova Frontiera dei Liberi & Forti, ha incontrato il commissario Francesco Alecci


La nuova Frontiera dei Liberi & FortiComunicato Stampa
Grande soddisfazione viene espressa da Carmela Dromì, presidente del circolo del lametino de “La Nuova Frontiera dei Liberi & Forti”, dopo l’incontro che una delegazione del movimento ha avuto stamani con il commissario straordinario del Comune di Lamezia Terme, Francesco Alecci.
La delegazione, guidata da Dromí e composta da Teodoro Palermo (vice presidente), Ottavio Arcieri, Antonio Pujia, Maurizio Carnevali, Saveria Maria Gigliotti (addetto stampa), ha avuto modo di presentare le linee di programma del Movimento, illustrando al commissario le modalità con le quali si intende operare al fine di fornire un utile e fattivo contributo affinché la città possa riappropriarsi del ruolo e della dignità che merita.
Si è trattato di un incontro, che, sulla base di un dialogo schietto, ha trovato nel commissario Alecci la massima disponibilità ad operare insieme per dare risposte concrete al di fuori di sterili polemiche fini a se stesse che rischiano unicamente di rallentare quel processo di ripresa di una città, non certamente esente da responsabilità civili e politiche.
La Nuova Frontiera non ha chiesto l’incontro con il Commissario per portare sul tavolo della discussione accuse o recriminazioni: si è consapevoli che le ragioni dello stato in cui versa la città sono ragioni che investono la collettività.
Rimane indubbio che il ruolo del Commissario non è di natura politica e, parimenti, le responsabilità, cosí come le iniziative, non possono essere classificate come politiche; rientrano, bensì, nell’alveo del ruolo istituzionale affidato all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose.
Nonostante ciò, la delegazione ha voluto chiedere al commissario Alecci di voler bene a questa città e, nell’ambito del possibile, far sì che nell’adozione dei provvedimenti si tenga conto delle enormi risorse sociali, culturali, imprenditoriali che rappresentano il tessuto connettivo della nostra comunità.

I provvedimenti ad oggi assunti, che hanno destato clamore e diffuso malcontento, trovano ragione, per come puntualmente illustrato dal Commissario, in pregresse lacune burocratiche difficilmente sanabili in tempi brevi.
Tuttavia è ferma intenzione del Commissario, avendone già avviato il necessario iter burocratico, far sì che tali problematiche trovino una loro soluzione nel rispetto delle normative vigenti.
Se tutto ciò potrebbe nell’immediato apparire ostativo, nel concreto si pone come obiettivo la riorganizzazione di servizi a beneficio di tutta la cittadinanza.
Non saremo certo noi della Nuova Frontiera dei Liberi & Forti a muovere critiche verso un processo di ricostruzione di un sistema di diritto e di diritti che, unitamente ad un sistema di doveri, tende ad una azione di trasparenza e di rispetto delle regole nell’amministrazione della Cosa pubblica.
Sul tavolo del Commissario, L&F ha voluto portare proposte che mirano allo sviluppo di Lamezia e del suo intero comprensorio, che possano creare occasione di lavoro, di riqualificazione del territorio, di identità culturale nella convinzione che soltanto un processo di natura culturale possa creare le necessarie condizioni perché anche la politica si possa svincolare da pericolose “dipendenze” e ogni cittadino libero dal bisogno possa esprimere il proprio consenso riguadagnando la propria libertà.
Proposte che sono state racchiuse in un documento consegnato al commissario Alecci che lo ha accolto “con piacere – ha detto – perché abbiamo bisogno di realtà che si avvicinino a noi, non per darci addosso e che esprimano dolenzie, ma che ci guardino con comprensione e siano in grado di comprendere”.
Di tutto questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni in una apposita conferenza stampa.
Il Movimento crede in una Lamezia libera e forte e che soltanto lontano da palazzi e corti, si possano creare i presupposti di rinascita e riscatto sociale, politico ed economico.

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