Nuovo Dpcm del 16 gennaio: c’è anche la zona bianca, cos’è e cosa si potrà fare
2 min di letturaTra le novità introdotte nel nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio l’istituzione di una zona bianca con un Rt non oltre lo 0,50
La nuova zona rossa e, probabilmente, anche la zona bianca. Il nuovo Dpcm, che arriverà per il 16 gennaio con nuove misure e regole per contrastare la diffusione del coronavirus, si baserà sulla ormai consolidata suddivisione delle regioni in zone di colore diverso in relazione al differente livello di rischio.
Da lunedì 11 gennaio entrano in zona arancione 5 regioni (Veneto, Lombardia, Calabria, Sicilia e Emilia Romagna), mentre il resto d’Italia rimane in zona gialla, almeno per qualche giorno. Già domani parte il confronto tra governo e regioni in vista del nuovo Dpcm e delle misure che il ministro della Salute, Roberto Speranza, potrebbe illustrare il 13 gennaio nelle comunicazioni programmate alla Camera.
Sul tavolo, nel dialogo, si parlerà anche della scontata proroga dello stato d’emergenza, il quadro all’interno del quale si inseriscono Dpcm e ordinanze. Si discuterà pure e soprattutto dei parametri per la definizione delle aree. La zona rossa sarà legata con ogni probabilità all’incidenza: con 250 contagi a settimana ogni 100.000 abitanti la regione entra in zona rossa e va incontro alle restrizioni più severe. All’altro estremo della scala di rischio potrebbe prendere forma una ‘zona bianca’, riservata alle regioni con un quadro più gestibile.
In attesa della definizione dei parametri, si profila l’ipotesi di utilizzare anche l’indice Rt come spartiacque: l’accesso potrebbe essere riservato ai territori con un indice inferiore a 0,5 e con un quadro in generale associabile ad un rischio contenuto. In queste regioni verrebbe valutata la riapertura di attività chiuse da tempo e la rimozione di limiti per esercizi, come bar e ristoranti, attualmente vincolati da restrizioni.