Nutella, compagno di studi (classici)

“Fin dal mattino puoi ritrovare tutto il piacere di una gustosa colazione con nutella“

Uno degli slogan che si può leggere sulla confezione o ascoltare nelle réclame televisive della crema spalmabile (marchiata Ferrero).
Chi non conosce la Nutella? Fiore all’occhiello del made in Italy che, da decenni, riscuote un successo sempre crescente, è uno di quei pochi prodotti ad essere universalmente amati ed apprezzati.
Piace a tutti: grandi e piccini, uomini e donne, buongustai e persone di poche pretese culinarie, italiani e stranieri.
Come ben si sa, purtroppo, si tratta di un alimento ben lontano da un’idea di salubrità, se consumato frequentemente ed in quantità non moderate: troppi grassi e troppi zuccheri, ma anche, per sdrammatizzare, multivitamico: Vitamina E, Calcio, Ferro, Magnesio, Fosforo e tanta….

                                                      Vitamina Classica

Si assaggi, a cucchiaiate, senza esagerare, ad esempio,

il Latino maccheronico … anzi nutellonico!!

NUTELLA NUTELLAE di Riccardo Cassini

DE NUMEROSIBUS MODIS PER NUTELLAM MANDUCARE ATQUE STRAFOCARE IN OMNIBUS OCCASIONIBUS

Sbafatio Nutellae omnia divisa est in partes tres.
Unum: Sbafatio Normalis (ufficialis in prima colatione cum supervisione mammarum).

Duum: Sbafatio Peccaminosa atque Clandestina (sfructandum absentiam mammarum quae uscitae sunt ad spesam faciendam).

Trium: Sbafatio Hitchcockiana (ovverum quando Nutella sbafada est clandestiniter mamma praesens in alterum locum in casa, et habet suos cavolos faciendos, sed ab uno momento ad alterum retornare potest in cucina).

Se è vero, come è vero, che la vita nel confronto con l’alterità (nella fattispecie, un prodotto pubblicitario di consumo) è tutta una traduzione di culture (Clifford Geertz), ne consegue che Ai ragazzi  la lingua classica vada offerta e donata attraverso lenti che permettano loro di comprenderla in questa bellezza. Nel carrello della Conad, magari, come primo avvio, e nel bagaglio di una mentalità più profonda, poi…

Quindi, “Che mondo sarebbe senza nutella?“

Cum grano salis, però!

Prof. Francesco Polopoli