Sovrappeso e obesità infantile: record negativo per la Calabria, al secondo posto in Italia
5 min di letturaA Falerna si affronta l’emergenza obesità infantile
Dopo il successo della scorsa edizione, si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento con “Nutrazione. Conoscere e combattere l’obesità infantile”, l’evento organizzato e promosso dall’unità organizzativa complessa di Pediatria del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme e con il patrocinio dell’ASP di Catanzaro.
Il congresso, che si è tenuto ieri, martedì 3 luglio, nella splendida cornice di Villa Ventura a Falerna, ha visto la partecipazione di molti professionisti del settore e si è aperto con l’intervento della responsabile dell’UOC di Pediatria dott.ssa Mimma Caloiero che ha introdotto i lavori e presentato le autorità.
Piena soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dal dott. Giuseppe Perri, Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, e dal commissario ad acta per la Sanità in Calabria dott. Massimo Scura, che ha ribadito la necessità di mantenere il commissariamento per il raggiungimento del pareggio di bilancio economico e finanziario e dei Lea a 160.
Il tema dell’obesità infantile è stato affrontato a partire dai risultati del rapporto 2016 del programma nazionale “Okkio alla Salute”, lo studio epidemiologico sulle abitudini alimentari dei bambini condotto nelle scuole italiane, che evidenzia la persistenza nella nostra Regione di un alto livello di sovrappeso e obesità, di cattive abitudini alimentari e di stili di vita che non favoriscono l’attività fisica.
I dati non sono incoraggianti. La nostra Regione si colloca infatti al secondo posto, con valori di sovrappeso e obesità che si attestano al 41.5% e che si traducono in 1 bambino su 2 con eccesso ponderale, rispetto alla media nazionale ferma al 30.7%.
Un eccesso di peso che, unito ad insufficienza – o mancanza – di movimento, espone i bambini a futuri rischi per la salute, in particolare diabete di tipo 2, patologie coronariche, ipertensione e depressione.
Altro dato da sottolineare è l’errata percezione dei genitori riguardo l’assunzione di cibo da parte del proprio figlio e soprattutto dello stato ponderale nel caso di bambini obesi: solo il 17.2% delle madri di bambini sovrappeso e il 32.7% di bambini obesi ritiene infatti che il proprio bambino mangi troppo.
Scopo del congresso, realizzato dal comitato scientifico composto dalla dott.ssa Mimma Caloiero, dott.ssa Monica Aloe e dott.ssa Francesca Graziano per l’ASP e dal dott. Nicola Perrotta, noto chirurgo bariatrico, è stato quello di offrire una panoramica dello scenario scientifico a 360°.
La prima sessione si è aperta con il collegamento dagli Stati Uniti di uno dei ricercatori di maggiore fama mondiale, il dott. V. Longo che ha presentato la sua “dieta della longevità”, applicata sulla popolazione adulta, e i cui studi clinici sono stati illustrati in sala dalla dott.ssa C. Romeo.
Il tema della dieta mediterranea e dell’importanza di riscoprire questo stile alimentare è stato oggetto dell’intervento del dott. R. Maletta; a cui è seguito quello della dott.ssa F. Graziano sul microbioma intestinale che da organo “invisibile”, quale è all’interno del nostro organismo, manovra sin dalla vita fetale la nostra epigenetica e la nostra microflora, essenziali nello sviluppo di patologie croniche nell’adulto.
L’importanza di una corretta alimentazione sin dai primissimi giorni di vita del bambino e, ancor prima, di come influisca anche la qualità dell’alimentazione materna durante la gravidanza, è stato illustrato dalla dott.ssa M. Caloiero, che ha sottolineato come vada sempre preferito il latte materno rispetto sia alle formule per lattanti sia al latte vaccino, per il controllo del rischio di obesità, allergie e diabete in età adulta. La dott.ssa E. Caligiuri ha poi presentato i risultati della sorveglianza sulla popolazione calabrese oggetto del programma “Okkio alla salute”.
La seconda sessione si è aperta con l’intervento del dott. G. Scalone sull’obesità e i disturbi respiratori durante il riposo notturno, seguito dalla dott.ssa M. Rocca sul tema dell’ovaio policistico e il suo trattamento nelle adolescenti.
Interessante è stato l’intervento del dott. R. Iorio sulla steatosi epatica in età pediatrica, un tema delicato poiché aumenta il rischio di complicanze in età adulta.
Nella terza sessione il dott. F. Mammì ha illustrato il sempre più preoccupante e dilagante fenomeno del “Diabesity”, neologismo coniato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) per sottolineare la stretta correlazione tra diabete di tipo 2 e obesità. Gli aspetti epigenetici dell’epidemia del diabesity sono stati poi presentati dal dott. C. Mammì.
La dott.ssa M. Aloe ha presentato le nuove tecnologie per il trattamento del diabete, che vanno dai microinfusori al pancreas artificiale, fino alle lenti a contatto per diabetici, le nanotecnologie e i recenti studi sulle cellule staminali.
Il dott. N. Perrotta ha esposto i risultati della sua attività di chirurgo bariatrico nel trattamento del diabete, corredando la presentazione con foto di pazienti prima e dopo l’operazione. Ha terminato la sessione il presidente del Consorzio del Bergamotto E. Pizzi che ha portato all’attenzione della platea le caratteristiche nutrizionali e i vantaggi sulla salute derivanti dal consumo di questo agrume da scoprire.
Nella seconda parte della giornata il talk show condotto dalla giornalista Rosaria Giovannone ha messo a confronto le varie professionalità nel campo della prevenzione dell’ASP di Catanzaro e della Regione in genere.
Contemporaneamente al convegno, si sono svolte attività sportive destinate sia a bambini sia a genitori da parte di associazioni sportive lametine che hanno aderito all’iniziativa. Sono stati, inoltre, allestiti stand alimentari di prodotti biologici, per sottolineare il senso di una valida educazione non solo alimentare ma anche di “Educazione alla Salute”.
A conclusione del congresso si è espressa la necessità di non sottovalutare il fenomeno ormai dilagante dell’obesità infantile e di prestare maggiore attenzione alle azioni di prevenzione che devono essere messe in campo in modo sinergico coinvolgendo tutti i professionisti della salute al fine di promuovere stili di vita corretti, stimolare l’attività sportiva e un’alimentazione corretta e cercando di tenere gli adolescenti lontani da cattive abitudini.
Elisabetta Furia