Occhiuto: ‘importante governo unico governance Mediterraneo’
2 min di letturaGovernatore a Commissione intermediterranea a Barcellona
Si è svolto a Barcellona, in Spagna, un summit organizzato dalla Regione Catalogna della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni periferiche marittime d’Europa.
La Commissione é presieduta dal Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.
“Le Regioni che compongono la Commissione – è detto in una nota del portavoce di Occhiuto – hanno firmato il documento che era nato nella conferenza di Villa San Giovanni dello scorso giugno, poi consolidato anche nell’incontro di qualche settimana fa con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Il contenuto riguarda le strategie da mettere in campo per arrivare alla Macroregione del Mediterraneo. Si è anche parlato del modello che si dovrà dare alla Macroregione, un modello con una governance multilivello che coinvolgerà Regioni, città e cittadini”.
Il presidente Occhiuto, intervenendo sia in qualità di presidente della Regione Calabria (era presente anche la Regione Emilia-Romagna), sia in qualità di presidente della Commissione Intermediterranea, ha ripercorso le tappe che hanno portato all’incontro di Barcellona.
Occhiuto ha sostenuto, in particolare, che “avere un modello unico di governance del Mediterraneo significa affrontare in maniera congiunta problematiche che non possono essere affrontate singolarmente come quelle riguardanti la desertificazione e il ripristino ambientale”.
“Il documento firmato oggi – si aggiunge nella nota – arriva a conclusione di questi primi mesi di mandato politico di presidente della Commissione Intermediterranea di Roberto Occhiuto, che legittima il ruolo e l’impegno profuso in questa attività e che è stato unanimamente riconosciuto da tutti i partecipanti.
Il passo successivo da affrontare sarà quello, da parte di tutti i governi, di sollecitare le proprie amministrazioni centrali e i ministri degli Esteri ad intervenire affinché la questione della Macroregione Mediterranea sia all’ordine del giorno dalla presidenza spagnola presso il Consiglio degli Stati a Bruxelles.
La Spagna si è già impegnata direttamente e l’Italia lo sta facendo in modo proficuo. Francia e Grecia potrebbero essere i prossimi Paesi a far segnare un cambio di passo verso questa direzione”.