Occhiuto, un portale per segnalare disfunzioni nella sanità
2 min di letturaIl Governatore: “Potranno indicarci così problemi e disfunzioni”
CATANZARO. È in rete, ma sarà pienamente operativo a breve, un nuovo portale della Regione Calabria, all’indirizzo www.sanibook.it, pensato e realizzato per raccogliere le lamentele e le segnalazioni cittadini-utenti su temi “caldi” come la qualità dell’assistenza in ospedali e presidi sanitari della regione.
E’ quanto ha annunciato, con un messaggio video apparso sulla sua pagina Facebook, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che è anche commissario ad acta per la sanità.
Occhiuto nel video in cui ha raccontato come è nata questa idea, a seguito di un’esperienza vissuta direttamente in un centro prelievo dove ha fatto un blitz senza essere stato riconosciuto, si è rivolto ai calabresi chiedendo la loro collaborazione. “Ricevo ogni giorno – ha spiegato il governatore – decine di email di segnalazioni da parte di cittadini giustamente arrabbiati per le esperienze che fanno nella sanità.
Molte di queste non si riferiscono a mancanza di medici o a problemi strutturali ma raccontano episodi che si potrebbero risolvere se si mettessero in campo soluzioni organizzative di facile realizzabilità e se chi lavora negli ospedali fosse più gentile e disponibile nei confronti delle persone che riceve. E allora qualche giorno fa in Giunta ho portato e fatto approvare una delibera per selezionare decine di giovani e meno giovani rilevatori che vadano negli ospedali e nei presidi sanitari a valutare, ad esempio, la qualità dei servizi igienici e dell’accoglienza, quello che non funziona e potrebbe essere organizzato meglio”.
Oltre a questo Occhiuto ha aggiunto di avere pensato di impiantare il portale web sul quale “ciascuno potrà scrivere – ha sottolineato – mettendo nome e cognome, indicare la struttura sanitaria dove è stato, inviare video e raccontarci le piccole cose che potrebbero essere risolte con un po’ di cura in più dai commissari, dai direttori generali ma anche del personale sanitario”. (ANSA).