Oliverio (PD): Innalzare contenuto minimo frutta nelle bevande analcoliche
2 min di lettura“Confermare la piena efficacia della nuova normativa, rendendo quindi effettivo l’innalzamento del contenuto minimo di frutta nelle bevande analcoliche dal 12% al 20%”.
A chiederlo è Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, con un’interpellanza urgente firmata da più di 40 deputati, al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
“Da anni l’Italia – spiega – cerca di introdurre una disciplina nazionale volta ad innalzare il contenuto minimo di frutta nelle bevande analcoliche dal 12% al 20%, trovando resistenze in sede comunitaria, dove non sono previsti contenuti minimi. Nel 2014 una legge ha stabilito che le bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20 g. per 100 cc. o dell’equivalente quantità di succo di arancia concentrato o disidratato in polvere. L’obiettivo è quello di garantire ai consumatori italiani prodotti di migliore qualità e di tutelarne la salute, nonché di valorizzare la produzione agrumicola del nostro paese. Perché le nuove norme entrino in vigore devono trascorrere dodici mesi dal perfezionamento della procedura di notifica alla Commissione europea: tale termine è ormai scaduto da tempo senza alcuna reazione da parte della Commissione. Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura ha, da ultimo, inviato al Mise una nota con la quale evidenzia che non si intende dare ulteriore seguito ai rilievi avanzati da alcuni Stati Membri sulla nuova normativa”.
“A questo punto, poiché non è necessaria l’emanazione di un provvedimento esplicito da parte della Commissione, Oliverio chiede al ministro Calenda di confermare l’entrata in vigore della nuova normativa dandone notizia con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale”, conclude.