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Oliverio-Pol Pot, la sanità sarà il tuo Vietnam

3 min di lettura

Se il governatore Oliverio nel suo report è sembrato a tutti Pol Pot che incitava alla resistenza i suoi Khmer Rossi plaudenti e bacia pile, fra i suoi tanti e presunti meriti, ha commesso un grave errore parlare di Sanità in Calabria e soprattutto mettere ancora in pista, come fatto importante, la lotta sua personale con il commissario Scura.

VietnamQuesta gravità è ormai sotto gli occhi di tutti i cittadini e di certo non bastano le intenzioni, buone, di Scura che cerca di mutuare in Calabria un modello di efficienza magari già rodato in altre realtà nazionali, quando poi questo si scontra con l’inefficienza e la vagabondaggine – ci sia consentito il termine – di certe strutture e non tutte e non tutti, per fortuna, che governano i processi sanitari calabresi.
Quei processi della sanità territoriale, che anche Oliverio oggi scopre inefficiente (?), quando ci risulta che proprio il governatore nomini il management e non ci risulta, che ne abbia al momento chiesto verifica della loro azione di indirizzo.
Giusto per non smentirci, come esperienza personale di chi ha un familiare ricoverato in struttura RSA con una grave patologia di Morbo di Alzheimer, quindi non una semplice influenza (!), nel momento in cui c’è stata l’esigenza di far intervenire la guardia medica territorialmente competente – area Asp CZ – il giorno 24/12/2016, la stessa era in contattabile, telefono sempre occupato dalle ore 15.00 alle ore 20.00, per poi scoprire dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine che, a detta del personale in servizio, la linea telefonica era fuori uso (sic !)
Atteso che questo sarà poi l’Autorità Giudiziaria competente a valutarlo, ci chiediamo se ancora esiste un servizio pubblico e se esiste ancora il reato di interruzione di pubblico servizio, nella misura in cui nella società globale 2.0 nell’era di internet tutti siamo rintracciabili e quindi, un semplice trasferimento di chiamata appare semplicemente una virgola !
Se questo è lo stato dell’arte, allora sarebbe cosa buona per il governatore Oliverio tacere, non rincorrere una gestione operativa della sanità in sostituzione del commissario Scura, i riscontri sono tutti a suo sfavore, non ultimo il tentativo di bloccare il decreto commissariale che restituisce il valore lavoro ai calabresi nella sanità attuando le assunzioni su graduatoria, cercando di integrare la cronicità di mancanza di personale nelle aziende ospedaliere e nelle strutture territoriali della sanità.
Non ci stupisce allora, per come non stupisce (?) il governatore Oliverio che nel suo ultimo diluvio oratorio si intitola abusivamente meriti di inaugurazioni in sanità in Calabria, se il pronto soccorso del Pugliese di Catanzaro è al collasso per esiguità di spazi e di personale, nella considerazione che da solo assolve ad una risposta di primo intervento con un bacino di utenza, oggi di ambito provinciale.
In questa realtà parlare di codici bianchi, gialli, rossi è pura utopia, come parlare di percorsi dedicati a malati fragili tipo quelli che vivono in dignità nelle strutture RSA di ispirazione imprenditoriale privata, se le Asp territoriali forniscono la risposta citata.
Per come è perfettamente inutile parlare di integrazione aziendale – sempre se a parlare è Oliverio – nella ipotetica costituzione dell’AO Dulbecco, dove noi vediamo con interesse anche l’integrazione dell’ospedale di Lamezia o della “perdita delle tracce”, quando poi queste tracce si sono perse, guarda caso, proprio negli atti aziendali del AO Pugliese-Ciaccio, il cui management è sempre ascrivibile alle scelte politiche dell’attuale amministrazione regionale.
La politica regionale ha fallito, quella che ha il sigillo del governatore Oliverio che magari può continuare al fare l’oratoria alla folla plaudente stile Pol Pot, senza dimenticare però che la sanità sarà il suo…Vietnam.

Alfredo Serrao

Portavoce cittadino Catanzaro – FdI-AN

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