Omicidio Parretta, Caterina Villirillo: “Si figlio mio, ti hanno dimenticato”
3 min di lettura“Ciao Giù, lo Stato ti ha dimenticato… Sono passati 5 anni dal tuo assassinio, ma da quel maledetto giorno nulla è purtroppo cambiato”
comunicato stampa
Una cosa però l’ho capita, da quel tragico 13/01/2018: lo Stato è assente.
Tutte le figure che ti avvicinano sfruttano il dolore delle famiglie vittime di reato, ma poi non mantengono nessuna promessa, e spariscono.
Le TV, i giornali, sono a caccia della notizia del momento, ma le famiglie sopravvissute, continuano ad essere abbandonate a se stesse. Si sente parlare di leggi atte a recuperare ed inserire gli assassini dei nostri figli, ma paradossalmente, non ci sono di contro leggi per la tutela di famiglie che subiscono questi reati, famiglie a cui la vita è stata completamente stravolta No Giusè, non mi sono arresa come dicevi sempre tu, sono solo maturata, cresciuta, e non soltanto per la carta d’identità.
Non sono alla nuova sede che l’Aterp ci ha pubblicamente “consegnato” 5 anni fa’, non ho ancora le chiavi, e quindi sono ancora in Via Ducarne, a rischiare la mia vita e quella dei tuoi fratelli.
Li dove tu sei ancora e sempre con me, a darmi la forza per sopportare tutto questo. E soffro, perché la mattanza continua, e allora penso a te, a ciò che ci hanno fatto lo Stato e tutte le figure istituzionali che via via si sono avvicinate…
Si Giuseppe, sto parlando del ministro Elena Bonetti, che si era impegnata a sostenere l’associazione con il progetto della sartoria sociale, incontrata a Catanzaro ed a Roma, ma anche con telefonate e messaggi, ed attraverso la figura dell’onorevole Vono. Ma nulla è ancora successo.
Di quali leggi parliamo se chi dovrebbe fare la differenza non lo fa, prendendo di fatto in giro le famiglie delle vittime?
Giù, tu come Willy ed altri ragazzi, che avete offerto la vostra giovane vita per salvare gli altri, siete stati dimenticati.
Fa male dirlo, ma è così. Si, dimenticati. Perché tu eri un” Calabrese”, ed anche se un ragazzo è un esempio, salva 4 vite, ma è un terrone, non viene ricordato dal Presidente Mattarella. Willy era di colore… Le medaglie al valore? Anche per quelle bisogna far parte della “lista” dei raccomandati. Si Giù, non ti sbagli, anni fa l’hanno data pure al presidente di una associazione di minori che ha commesso tanti reati…
Ma tu sei un “TERRUN”, giusto per riderci sopra, come facevamo tra di noi. Amaramente e consapevolmente. Raccontalo dove sei tu, che qui si parla tanto di violenza ma chi la fa per primo è lo Stato.
Si figlio mio, ti hanno dimenticato, loro si… Loro, lo Stato che mi ha usato per collaborare con lui, facendoci diventare un bersaglio umano non appena è scattata l’operazione STIGE, per poi non proteggerci, abbandonandoci al nostro destino. Si, sono amareggiata, perche dopo 12 attentati, finiti con il tuo assassinio per aver collaborato sempre con le forze dell ordine, tu non sei nemmeno stato riconosciuto come vittima della criminalità organizzata!
Da non crederci. Si, lo so che non posso arrabbiarmi, ma oggi voglio dirle tutte queste cose, e non mi fermerò finché non avrò avuto giustizia.
Oggi avresti compiuto 24 anni, ed io non devo e non posso dimenticarti, perché una persona vive finché non muore nel cuore delle persone che lo amano.
E noi, e tutta l’Italia ti ricorderemo per sempre. Paolo tuo fratello cresce, ma ha reagito al trauma del tuo assassinio da solo, Benni si è sposata, la vita continua , ma tu sei sempre vivo nel cuore di tutti noi.
Ti scrivo queste cose, perché dal 2018 mi sento SOLA, e abbandonata da uno STATO che, evidentemente, garantisce diritti solo a chi uccide. Anche Giulia è stata uccisa, povera figlia. Abbracciala forte forte, e “spegni” una candelina anche per lei…