Omicidio Stalettì: fermato il presunto responsabile
2 min di letturaSi fa subito luce sull’omicidio del 79enne Antonio Ranieri di Pietragrande di Stalettì, avvenuto nella tarda mattinata di ieri.
Nel corso del pomeriggio odierno, i Carabinieri della Compagnia di Soverato, all’esito di un’intensa e ininterrotta attività info-investigativa hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti di Mario Riccelli, 64enne incensurato di Montauro, ritenuto responsabile dell’omicidio a colpi d’arma da fuoco del 79enne Antonio Ranieri, avvenuto nella tarda mattinata di ieri.
Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile e dalla Stazione Carabinieri di Gasperina, con la collaborazione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro, hanno consentito di ricostruire minuziosamente tutte le fasi del delitto, avvenuto alle 11:30 circa di ieri, accertandone anche il movente, riconducibile a futili motivi.
In particolare, alle 11:30 circa, il RICCELLI, irritato dalle continue richieste della vittima dovute al protratto mancato pagamento del canone di locazione, avrebbe improvvisamente estratto una pistola Beretta calibro 7,65 – legalmente detenuta e di cui era stata dichiarata falsamente la cessione a terzi – esplodendo all’indirizzo del RANIERI tre colpi di pistola alla testa.
A seguito di ciò, l’assassino avrebbe poi repentinamente sottratto il cellulare e il portadocumenti del RANIERI, simulando così una rapina, con l’obiettivo di inquinare la scena del crimine e depistare le indagini.
Le successive perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, eseguite nei confronti del principale sospettato, hanno consentito di corroborare il quadro indiziario, in virtù del rinvenimento dell’arma del delitto, occultata all’interno del materasso della camera da letto, e del cellulare della vittima, individuato nel vano batteria dell’autovettura Fiat Uno del prevenuto.
Infine, nel corso di un rastrellamento operato nelle aree circostanti, è stato ritrovato anche il portadocumenti del RANIERI, abbandonato nella vegetazione durante la fuga.
Il suddetto materiale è stato sottoposto a sequestro e trattenuto presso il Reparto operante, in attesa dell’invio al R.I.S. di Messina per agli accertamenti di rito.
Nella circostanza, è stato altresì effettuato il ritiro cautelare – ai sensi dell’art. 39 del T.U.L.P.S. (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) – delle ulteriori armi e del relativo munizionamento detenuti dal RICCELLI presso la sua abitazione.
Il fermato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro-Siano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.