Operazione Waste water. Lamezia Rifiuti Zero: cittadini siano custodi del territorio
3 min di letturaIl termine “etica “, deve fare parte integrante e fondamentale del nostro essere uomini, deve rappresentare un traguardo decisivo nella crescita morale della nostra società
Termine di cui noi del Sud portiamo in consegna origine e storia , in una magnogrecità che dovremmo assumere come eredità irrinunciabile, come abito costante delle nostre azioni.
Etica, dal greco ethos/comportamento, deve essere punto di forza, di rinnovamento, di nuovo umanesimo cui dovremmo accompagnarci, mai come in questo momento, per la costruzione di un mondo a dimensione umana .
Questa la parola d’ordine in tutti gli ambiti del sociale, questo l’abito dell’uomo che ci fa degni di questo nome.
Mai come in questa fase devastante delle nostre vite, la nostra casa comune urla a gran voce un nuovo termine che regoli, completi la relazione con il pianeta.
E’ il nuovo inscindibile binomio “etica ambientale” in cui si esplicitano norme, imperativi categorici che devono regolare ogni nostra azione quotidiana ; che devono regolare non solo la relazione tra gli uomini, ma implementare le relazioni tra gli uomini e l’ambiente, in tutte le sue manifestazioni; che devono perseguire un nuovo modo di far parte dell’ambiente, che non sia distruttivo ma coevolutivo, con una posizione antropologica da egocentrica a ecocentrica.
Registriamo ritardi, e la pandemia ha dato l’allarme, siamo già assai temporeggiatori, assai ritardatari ma forse siamo ancora in tempo, per noi, per quella consegna dataci già al primo vagito .
“Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato”
Responsabili, una parola che contiene in sé tutto, comprensiva e applicativa, che si attua in etica della responsabilità .
Abbiamo bisogno di un esercito di responsabili, di sentinelle, contro gli irresponsabili, per divenire educatori, tra pari, nell’ interesse del bene comune.
E allora facciamo nostri sentimenti, valori e azioni che si realizzino in cura, rispetto e amore verso una rivoluzionaria relazione con Madre Terra.
A dare conferma della emergenza e attenzione alta che questo rinnovato rapporto richiede i fatti di cronaca di questi giorni.
“Lamezia, operazione Waste Water, smaltimento rifiuti illeciti nel Golfo di S. Eufemia”
– da Zero Waste a Waste Water , e nel nostro magnifico golfo! –
Di fronte a tale scempio non possiamo restare in silenzio.
Inquinamento delle acque, alla foce del Torrente Turrina, percentuale di tossicità del 90/100% ;
contaminazione dei terreni intrisi dai reflui, da concentrazione di idrocarburi pesanti, di alluminio, ferro e manganese e altre gravi infrazioni.
Il mare nostrum, violentato e insozzato da gente senza scrupoli, che uccide lentamente mare e esseri viventi, uomini compresi.
La nostra economia, la nostra “industria” paesaggistica, le nostre naturali risorse.
Allora è compito nostro, di tutti noi cittadini attenti e attivi, far da custodi del territorio, denunciare al primo segnale i tristi figuri, fautori di tali misfatti.
Nessuno di noi, dico nessuno, può restare immobile!
Dobbiamo avere cura rispetto e amore verso il nostro territorio.
È infatti partendo dal proprio territorio che viene fuori una somma di buone pratiche di cui Madre Terra sarà grata, amorevole e prodiga con i suoi figli che la ripagano con “amor pensoso”, che è impegno, studio, lotta, denuncia, al più piccolo segnale di allarme .
“Solo insieme potremo sperare di realizzare una rivoluzione culturale, di assunzione di responsabilità personale e collettiva – così la presidente di Zero Waste del lametino, Dina Caligiuri – rivoluzione in cui ciascuno dovrà agire in modo tale che gli effetti delle sue azioni non distruggano la possibilità di vita sulla terra ”
Michela Cimmino
Socia fondatrice
Associazione Lamezia Rifiuti Zero ODV