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Orsa Trasporto Aereo: sciopero dei lavoratori contro le politiche della Sacal

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“L’OR.S.A. Trasporto Aereo, sorpresa dalla persistente disattenzione nei confronti dei lavoratori del comparto e dichiara una seconda azione di sciopero contro le politiche della S.A.CAL.”

Abbiamo appreso dalla stampa le parole del governatore della Regione Calabria in merito all’implementazione del sistema aeroportuale calabrese, che oggi, nei fatti, vede una crescita importante di passeggeri, in arrivo/partenza dall’Aeroporto di Reggio Calabria.

Certo è, che si è ancora lontani dal massimo sfruttamento del potenziale offerto dai tre aeroporti calabresi, forse, perché si è incapaci di valutarne opportunamente il distinguo rappresentato dai tre bacini di utenza.

Occorrerebbe calibrare un’offerta commerciale capace di intercettare quella parte di utenza che, di fatto, rappresenta l’effettiva domanda nel relativo mercato.

Solo in tal modo il sistema aeroportuale calabrese potrà esprimere il suo massimo potenziale, mediante la creazione del tanto auspicato regime di complementarità, necessario e non derogabile.

Si assisterà, altrimenti, ad uno sbilanciamento, che potrebbe provocare importanti ripercussioni in tema di sviluppo occupazionale e di accessibilità dell’area Calabrese. Luciano Amodeo ricorda, inoltre, che non molto tempo fa il segretario di un O.S., accompagnato da una piccola fetta di politica locale, sosteneva che l’Aeroporto di Reggio Calabria, doveva essere chiuso per consentire, in quell’area, lo sviluppo dell’industria.

Questo sta a significare che il tema dello sviluppo del sistema aeroportuale, non può essere soltanto oggetto di propaganda politica. Servono reali competenze per non dissipare le risorse economiche e far sì che ogni singolo aeroporto, possa mettere in risalto il proprio potenziale.

Questo, dipenderà molto dalle capacità manageriali della Società di Gestione che, sempre secondo Luciano Amodeo, dovrebbe creare un’interazione anche con il mondo Accademico competente in materia.

Nonostante gli attuali proclami, il sindacato OR.S.A. Trasporti rimane sorpreso dalla nullità dell’azione politica nei confronti del mondo del lavoro, rappresentato dalla realtà degli aeroportuali, che a gran voce rivendicano rispetto delle regole, e del CCNL.

Lavoratori ai quali, in alcuni casi, non vengono nemmeno riconosciute le prestazioni di lavoro supplementari, ed operanti senza regole e direttive precise, nonostante le numerose istanze.

Lavoratori sotto stress nel bel mezzo della “summer”, ai quali non è arrivato il dovuto supporto mediante il reperimento di risorse da mercato esterno necessarie.

Basti pensare che a Lamezia Terme le graduatorie dei lavoratori stagionali non sono state esaurite, e che a Reggio e Crotone non è arrivato nessun supporto per opinabili scelte aziendali.

Per non parlare poi delle incompiute relative ad infrastrutture aeroportuali non adeguate, e che lasciano numerosi dubbi anche sul tema della sicurezza.

Basti pensare alla vergognosa “tendopoli” presente nell’Aeroporto di Lamezia, nonché agli scavi “forse archeologici” nati nell’aerostazione di Reggio Calabria da diversi mesi ormai, e dai quali sembra che non si sia innalzato ancora alcun pilastro.

Il sindacato autonomo del trasporto aereo non intende essere disfattista, e fa un plauso agli sforzi profusi, che tuttavia non sono riusciti ancora ad oggi a sopperire ai disagi sopra evidenziati.

Non sono riusciti altresì ad eliminare il malessere dei lavoratori, né tantomeno a portare gli auspicati sviluppi in tema di occupazione, nonostante gli annunci e le promesse della politica.

Per questi, ed altri motivi, dettagliati nel documento relativo alla proclamazione della seconda azione di sciopero, indetta dal S.A.T.A.-OR.S.A. Trasporti, per la data del 21.07.2024 dalle ore 13.00 alle ore 17.00, continua l’azione di protesta, affinché gli attori principali facenti parte del processo di sviluppo del sistema aeroportuale, possano, con azioni concrete, iniziare a dare le risposte necessarie di fronte all’urlo di sofferenza lanciato dai lavoratori, disattesi e delusi per quanto ancora non è stato fatto.

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