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Ospedale Lamezia. Cittadinanzattiva e TDM scrivono al commissario Latella

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Cittadinanzattiva- Tribunale per i diritti del Malato rivolgono al commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro dott.ssa Luisa Latella alcune osservazioni critiche sull’ospedale di Lamezia

Di seguito la lettera:

Egregio Dirigente,
Cittadinanzattiva e il Tribunale per i Diritti del Malato – Lamezia Terme , in coincidenza, anche, con la recente nomina del responsabile TDM nella persona di Fiore Isabella avvertono il bisogno di accelerare ed intensificare, con spirito costruttivo, il loro impegno per una sempre maggiore qualificazione dei servizi sanitari, in particolare all’interno della struttura ospedaliera “ Giovanni Paolo Secondo”. Al fine di valutare, con cognizione di causa e consapevolezza, le osservazioni critiche che, senza soluzione di continuità, l’utenza, rivolgendosi agli scriventi, esprime, si ritiene di non poter prescindere dalla conoscenza dei seguenti dati:
quadro organico delle risorse professionali di diritto assegnate ai vari dipartimenti e assegnazione di fatto in altri servizi con riduzione delle risorse nei settori più delicati come appunto il Pronto Soccorso;
quadro delle risorse professionali che , per varie ragioni proceduralmente previste dalle norme vigenti, sono state destinatarie di mobilità interna;
Quadro delle risorse destinate alla copertura dei posti resi vacanti dalle operazioni di cui al precedente punto. Dall’analisi dei problemi evidenziati dall’utenza alle nostre strutture di volontariato, emergono, con maggiore frequenza, le seguenti criticità:
le lunghe attese al Pronto Soccorso, a prescindere dalla gravità delle condizioni dei malati che vi ricorrono, provocano un senso di frustrazione da ansia che matura in chi non ha contezza del suo stato patologico o dei propri cari, rendendo, altresì, complicato il lavoro dei medici e degli infermieri e alimentando un clima comunicazionale fortemente conflittuale;
la costante diaspora da Lamezia Terme e dal suo hinterland verso strutture sanitarie lontane ( vedi Soverato e Chiaravalle), peraltro non servite da un adeguato servizio di trasporto pubblico, costringono i cittadini in difficoltà (anziani, disabili) bisognosi di visite specialistiche a rinunciarvi o a rivolgersi a strutture private logisticamente più accessibili;
le lunghe attese per le visite specialistiche e per le attività riabilitative;
le persistenti code davanti al Cup e ai laboratori di analisi, nonostante le persistenti raccomandazioni a rispettare tutt’ora il distanziamento.
Appare, inoltre, indispensabile procedere al completamento del reparto Covid e al recupero funzionale di tutti gli spazi esistenti ma inutilizzati all’interno della struttura ospedaliera lametina, come l’enorme seminterrato, per il 70% circa inutilizzato e da recuperare possibilmente per ospitare laboratori di indagine strumentale, liberando in tal modo spazio vitale per il Pronto Soccorso e dotando la struttura pubblica degli strumenti ancora non disponibili e comunque vitali per l’utenza meno abbiente che non potrebbe né dovrebbe ricorrere alle costose strutture sanitarie private.
Sicuri che questa istanza troverà in Lei volontà disponibile, cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti!

Felice Lentidoro
Resp. Territ. Cittadinanzattiva

Fiore Isabella
Resp.TDM Lamezia Terme

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