Ospedale Lamezia, comitato malati cronici: disastrosa la gestione del dg Perri
3 min di letturaLAMEZIA. Il comitato Malati cronici stila un bilancio della gestione dell’ospedale “Giovanni Paolo II” durante la direzione generale del dott. Giuseppe Perri.
Di seguito la nota del comitato: “Pare finalmente sia arrivata al traguardo la gestione del dg dell’Asp Giuseppe Perri.
Per la città di Lamezia Terme e del lametino la terna Scura-Perri-Gallucci è stato un vero disastro. Non si conta il numero di reparti chiusi, l’odissea di chi ha bisogno di recarsi al pronto soccorso. Le ultime vicende parlano da sole.
Le sofferenze a cui sono sottoposti i tanti pazienti dirottati in altri ospedali con una certa prevalenza e chissà perché su Soverato. Non si comprende perché ci si trova con ambulatori spesso semivuoti e di contralto liste di attese lunghissime. Sempre più fiorente l’attività di intramoenia.
Come gli ambulatori privati o strutture convenzionate che non disdegnano la presenza di medici ospedalieri. Niente che la legge non consenta, sia chiaro! Ma troviamo deontologicamente tutto ciò eticamente borderline.
A noi fa piacere che il neo ministro voglia porre fine o quanto meno vederci chiaro su tutta la vicenda. Speriamo faccia lo stesso anche la procura.
Riteniamo che l’organizzazione ospedaliera così come è stata concepita neghi il diritto fondamentale alla cura e alla salute mentre è praticamente inesistente, atta salva qualche rara eccezione che ci ha visti partecipi, la medicina preventiva. Tutto gira non intorno ai bisogni ed ai problemi degli ammalati ma sono questi che devono adeguarsi alle esigenze delle varie strutture.
Con la chiusura di reparti di eccellenza quali malattie infettive, microbiologia, Tin si sono sacrificate competenze e professionalità costringendo partorienti e pazienti a recarsi altrove.
Ad attendere 36 ore perché un caso di morbillo trovi collocazione, ad attendere otre 11 ore al pronto soccorso per una sutura. Un sistema, vedi il centro prelievi, che di fatto favorisce il ricorso al privato, nonostante l’impegno di alcuni infermieri e del responsabile del reparto. É una disfatta per Lamezia Terme.
Devono ora lasciare le loro responsabilità sia Scura che Gallucci.
Occorre un nuovo quadro dirigente capace di valorizzare le alte professionalità che pure l’ospedale di Lamezia annovera, una discontinuità con chi ha voluto sacrificare la nostra struttura ed il nostro territorio per interessi non sempre chiari.
Un nuovo ciclo che abbia rispetto del paziente, che lo ponga come interesse primario, che rilanci la prevenzione e che abbia cura di riaprire i reparti chiusi. Un nuovo corso che permetta a chi ne ha il diritto di non dover pagare perché il sistema informatico é obsoleto;
che obblighi personale medico e paramedico al tesserino identificativo. Ciò in modo che si provveda alla messa in opera dei totem sempre fuori servizio, affinchè non si costringano pazienti, parenti, cibo ed altro all’uso dello stesso ascensore.
Una nuova stagione per l’ospedale che attiri primari di altissimo livello, che ridia a Lamezia Terme quanto ingiustamente tolto negato e non riconosciuto”.
Redazione