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Ospedale Lamezia. Coronavirus, pronta la task-force per il trattamento dei casi sospetti

4 min di lettura
Coronavirus: un caso sospetto anche in Calabria

Un buon risultato: ecco cosa farà l’ospedale di Lamezia Terme se dovesse arrivare un caso sospetto di Coronavirus

Un documento è stato preparato per descrivere il percorso previsto e le unità di personale che saranno messe in campo per il trattamento di eventuali contagiati; questo anche sulla base di quanto previsto dal Piano d’emergenza a favore del presidio ospedaliero di Lamezia Terme.

In un incontro del gruppo di lavoro per l’emergenza Covid-19 con a capo il nuovo direttore sanitario aziendale dott. Ilario Lazzaro, si è resa operativa la programmazione per l’emergenza inviata alla Regione Calabria, nello specifico al dott. Antonio Belcastro e alla dott.ssa Luisa Latella, commissaria prefettizia dell ‘ASP di Catanzaro. Questo incontro rende attivi i primi otto posti di terapia intensiva nell’ex OBI del Pronto Soccorso (svuotando e sanificando gli ambienti).
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA COVID-19 E CON GRAVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
“Ordinanza n° 4 del presidente della Regione Calabria del 10 marzo 2020”. Il paziente infetto da Coronavirus con moderata e/o grave insufficienza respiratoria ipossiemica, viene preso in carico dallo specialista pneumologo e/o rianimatore in turno di guardia, chiamato in consulenza dal dirigente di pronto soccorso che attiva le procedure secondo le raccomandazioni dell’OMS e delle società scientifiche di Anestesia e Rianimazione, di Pneumologia e SIMIT. Dopo monitoraggio e stabilizzazione dei parametri vitali il rianimatore e il medico di pronto soccorso allertano le Rianimazioni degli Hub di riferimento (Pugliese e Materdomini) per richiedere la disponibilità di posti letto e successivo trasferimento, dando contestualmente disponibilità ad accogliere eventuale Pz di rianimazione non infetti c/o la Rianimazione del POLT (Procedura di centralizzazione del Pz affetto da covid-1(DPCM)

In caso di indisponibilità di posti letto negli Hub di riferimento e altri Hub regionali (GOM e Annunziata) il paziente in insufficienza respiratoria per polmonite da SARS COV2 viene ricoverato presso i locali attualmente utilizzati ad OBI, che dispongono degli spazi sufficienti per accogliere otto posti letto e che posseggono i requisiti strutturali per l’assistenza dei pazienti critici.

In questi locali è possibile allocare 8 pazienti.

In merito ai requisiti tecnologici è necessario reperire strumentazione per il monitoraggio dei parametri vitali e di ventilatori meccanici per garantire l’assistenza necessaria. Di tale dotazione tecnologica è stata già fatta richiesta al Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria per il tramite dell’Unità di crisi della Protezione Civile. In tali locali e con adeguata attrezzatura è possibile gestire casi di polmoniti gravi e sindromi da distress respiratorio acuto associate all’infezione COVID-19, sepsi, shock settico, nonchè casi clinici di livello subintensivo.

L’assistenza sarà garantita dai dirigenti medici dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione e Pneumologia in collaborazione interdisciplinare con l’infettivologo e dal personale infermieristico ed OSS con maggiore esperienza nell’assistenza del paziente critico. Al fine di rendere fruibili in tempi brevi i locali attualmente dedicati all’OBI, viene deciso unanimemente che i pazienti con i criteri di accesso in OBI individuati dal regolamento aziendale vengano accolti presso le UU.OO. di riferimento individuati per quadro clinico. I pazienti che in triage presentano malattia semplice o polmonite lieve da Covid- 2019 in mancanza di posti letto disponibili nelle UU.OO. di Malattie Infettive negli Hub di riferimento regionali, vengono ricoverati presso un’area di degenza dedicata ai pazienti COVID 19 individuata al primo piano della torre B. Detta area è costituita da 27 posti letto gestiti da personale medico specialista in malattie infettive, pneumologia ed eventualmente medici di medicina interna. In merito al personale medico e paramedico si pensa a 98 unità.

E’ stata fa la richiesta da parte dei direttori delle UU.OO. di Rianimazione e Pneumologia delle attrezzature, dispositivi e materiali di consumo necessari per l’attivazione dei posti letto dedicati alla terapia respiratoria intensiva e sub-intensiva pneumologica e nelle aree di degenza pneumologica e infettivologica.

La Task Force decentrata è composta dal direttore sanitario aziendale  direttore sanitario POU, responsabile direzione medica PO Soverato,
responsabile direzione medica PO Soveria Mannelli, direttore dipartimento Area emergenza urgenza, direttore Dipartimento dei servizi, direttore U.O. di pronto soccorso, direttore U.O. di Pneumologia, direttore U.O. Radiologia , direttore Medicina interna, coordinatore infermieristico direzione sanitaria POU

Fonte: settimionews.it

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