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All’ospedale di Lamezia prima la sicurezza poi i posti-letto Covid

2 min di lettura

È vero che la grande necessità di posti-letto per pazienti Covid fa pensare all’ospedale di Lamezia come un’opportunità per tutta la Calabria, ma dove mettiamo la tutela e la sicurezza del malato e del personale?

Comunicato Stampa

In tal senso, la situazione è grave: ai medici, agli infermieri che si stanno infettando non ci si pensa? E ai malati e ai cittadini che li accompagnano?

Niente è cambiato in questi mesi, il centro screening non è destinato ai malati Covid. Oltre a ciò ancora non si comprende con quale personale dovrebbero essere assistiti tali pazienti.

Ricordiamo, a chi per tanto ha taciuto ed oggi si butta a capofitto sulla questione sanità ( e non si fari riferimento solo ai rappresentanti politici), che a Lamezia come in altri ospedali non c’era e non c’è garanzia di sicurezza.

E, comunque, se per mettersi in mostra si chiedono posti-letto Covid, si chieda, con altrettanta foga, luoghi sicuri e personale sufficiente.

Basta con questa bagarre e si agisca con responsabilità e non con il pensiero fisso del voto e della campagna elettorale. Tanto ci vuole poco a tornare indietro con la memoria per evidenziare che la politica è stata sorda agli appelli delle associazioni. La politica ha fatto orecchie da mercante quando si parlava del nulla di fatto rappresentato da Cotticelli e dagli errori dei dirigenti.

Ora chi ha taciuto in passato sgomita per stare in prima fila ma la gente abbia non ha dimenticato! Stare in prima fila ora significa chiedere investimenti sull’ospedale per la sicurezza di chi ci lavora e per i malati che in ospedale sono costretti ad andare, non solo per l’emergenza Covid.

Cittadinanza Attiva Felice Lentidoro
Senza Nodi Nadia Donato

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