A ottobre elezioni nei comuni commissariati per infiltrazione mafiosa
2 min di letturaSaranno tre i comuni calabresi sciolti per mafia che a ottobre saranno chiamati alle elezioni per decidere la composizione dei nuovi consigli comunali.
Come stabilito dal decreto del ministro dell’Interno Matteo Salvini, domenica 21 ottobre saranno tre le città calabresi che dovranno recarsi alle urne per eleggere i nuovi sindaci e consigli comunali.
Rizziconi, Nicotera e Tropea: questi i comuni che potranno ritornare a scegliere la propria amministrazione comunale. Le elezioni si concretizzeranno in base all’articolo 143, comma 10, del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo n.267/2000), secondo cui se il commissariamento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso scade nel secondo semestre dell’anno, le nuove elezioni comunali si svolgano in un turno straordinario tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.
Decisa anche la date di un eventuale turno di ballottaggio: sarà due settimane dopo le elezioni, domenica 4 novembre.
I comuni erano stati sciolti nel 2016
All’indomani dello scioglimento del consiglio comunale di Siderno, guidato dal sindaco PD Pietro Fuda, arriva la decisione di Salvini che porterà alle urne i tre comuni sciolti rispettivamente nell’agosto 2016 (Tropea) e nell’ottobre (Rizziconi) e novembre (Nicotera) dello stesso anno.
Il record di scioglimenti per mafia del 2017
La Calabria nel 2017 ha fatto registrare il record negativo di 12 comuni sciolti per infiltrazione mafiosa: oltre a Lamezia Terme, il cui consiglio comunale guidato da Paolo Mascaro è stato sciolto il 22 novembre, furono interessati della misura anche Canolo, Bova Marina, Laureana di Borrello, Gioia Tauro, Sorbo San Basile, Cropani, Brancaleone, Cassano allo Ionio, Isola Capo Rizzuto, Marina di Gioiosa Jonica e Petronà.
Antonio Pagliuso