A Palazzo Cybo-Malaspina di Aiello Calabro la mostra di Eugenia Stella
4 min di letturaAd Aiello Calabro, in provincia di Cosenza, dal 4 all’11 agosto, si è tenuta una mostra, all’interno dello storico Palazzo Cybo-Malaspina, che già di per sé, merita almeno una visita
La pittrice, Eugenia Stella, Nuccia per gli amici, riflette nelle sue opere una profonda e appassionata conoscenza del mondo antico e l’amore per altre espressioni artistiche quali la musica jazz, la letteratura e il teatro. Insegnante di latino e greco, preziosa fonte d’ispirazione per Eugenia sono i numerosi e prolungati soggiorni all’estero, durante i quali ha interiorizzato esperienze e “visioni” che si ritrovano, puntualmente, nei suoi dipinti e nelle favole, nelle poesie e nei saggi che solo di recente ha inteso mostrare agli amici ed al pubblico.
La presentazione, giorno 4 agosto, ha avuto come protagonisti Isabella Tasselli e Paolo Luciani, quest’ultimo, noto pianista, ha unito le note del pianoforte all’arte pittorica, creando un connubio indimenticabile. Plauso anche del Sindaco, Luca Lepore, in prima linea per la valorizzazione del territorio e fautore di molteplici iniziative, volte a far scoprire e riscoprire, il panorama architettonico, culturale e delle tradizioni, tipiche di una zona tanto ricca. Infatti, il suo slogan è quello di far conoscere queste bellezze al di fuori dei confini territoriali.
La location, davvero unica nel suo genere, è stata messa a disposizione dai proprietari del palazzo Cybo-Malaspina. Noi abbiamo incontrato una di loro, Anna Tasselli, disponibilissima a raccontarci del restauro, nonché della possibilità di utilizzare la struttura, per eventi di ogni genere: “E’ un palazzo a cui teniamo molto, tutto il paese ci tiene. E’ uno dei palazzi più importanti, è all’incirca del 1500 e rappresenta una delle poche figure dell’arte rinascimentale nella zona. Quindi, una struttura proprio del Rinascimento italiano, molto simile, infatti a palazzo Sciarra Colonna a Roma, con le stesse fatture e gli stessi cornicioni. Inoltre, all’esterno, sono presenti delle maschere apotropaiche, che servivano a scacciare la cattiva sorte, tipiche dei palazzi nobiliari dell’epoca. E’ stato sempre al centro delle vicende del paese, anche sede del Municipio e della Real Caserma dei Carabinieri al piano terra. Infatti, c’è anche una sala in cui sono evidenti i resti delle carceri e noi, dopo un restauro conservativo un paio di anni fa nel 2022, abbiamo iniziato ad aprire a manifestazioni, collaborare con l’amministrazione comunale che ci ha dato il patrocinio per questa manifestazione, augurandoci che ce ne siano tante altre”.
Eugenia, con le sue opere, ha la capacità di trasmettere qualcosa che è difficile descrivere a parole, è un viaggio nel viaggio, continuo, ed è come lei stessa afferma: “…Il bello è che ognuno vede quello che vuole …e ogni volta lo percepisce in modo diverso. Questo è il miracolo»
Abbiamo anche la fortuna di conoscere Giulietta Civitelli, una carissima amica di Eugenia, con la quale ha condiviso gran parte della sua vita, accompagnandola nei luoghi che ha descritto sapientemente, attraverso i suoi quadri: “Abbiamo fatto il ginnasio e il liceo assieme e la nostra amicizia risale a quei tempi, quindi sono perlomeno quasi 60 anni che ci conosciamo assieme. Abbiamo viaggiato in molti luoghi, si parla del 1990, quindi erano posti non molto conosciuti. Siamo stati in Ecuador, alle isole Galapagos, soprattutto in America Latina, assieme agli altri posti che lei ha visitato, parlo della Cina, l’Australia e così via. Sono state queste le fonti di ispirazione di Nuccia, della sua pittura, delle poesie, insomma, di tutta la sua produzione artistica”.
Vi invitiamo a visionare il video, poiché, sentire dalla viva voce di Giulietta, il significato attribuito alle opere di Eugenia, ci mostra il profondo legame tra le due, nonché la bravura della pittrice, nel cogliere le sfumature di una vita davvero piena.
Di Eugenia Stella, il professor Antonio Portolano, scrive: “L’opera di Eugenia Nuccia Stella sfugge ad ogni tentativo di sistemazione cronologica, vivendo l’artista una cronologia esperienziale non riconducibile a date o periodi, addirittura combattuta che la porta a ritorni e ripensamenti, a rifiuti e condizionamenti, che, tutti insieme concorrono a fare l’unità del suo discorso poetico, prima ancora che pittorico”.
Chiunque volesse avere notizie in merito al Palazzo Cybo-Malaspina, per organizzare un evento ed ammirare anche le bellezze del borgo di Aiello Calabro, può farlo, seguendo l’omonima pagina Instagram e contattando direttamente i proprietari.
Riccardo Cristiano