Paola Scialis vittima di un incidente, se ne va una grande artista calabrese
3 min di letturaUn’artista e una donna completa che se ne va via troppo presto
AMANTEA. È l’attrice Paola Scialis la vittima dell’incidente stradale verificatosi quest’oggi all’imbocco della statale 18 tra Lago ed Amantea, dove una motocicletta ha sbandato finendo addosso ad un’auto su cui viaggiava la nota artista insieme al suo compagno Stefano Cuzzocrea, il quale fortunatamente è riuscito a salvarsi. A perdere la vita anche l’uomo che guidava la moto, sbalzato per l’urto in un vicino corso d’acqua.
Paola Scialis era proprietaria dell’ex convento di Belmonte che da diversi anni è centro culturale, sede di eventi e progetti teatrali, laboratori didattici. Quarantadue anni, corporatura esile, lineamenti delicati, Paola era uno spirito eclettico quando era in scena, personaggio dai mille volti. Artista versatile e poliedrica, Paola Scialis aveva saputo tessere collaborazioni e sinergie con tante compagnie e con numerosi operatori culturali calabresi e anche di altre regioni d’Italia. L’ex convento dei Cappuccini di Belmonte, un complesso monumentale del Seicento, grazie a Paola e Stefano è diventato laboratorio di idee per idee progettuali che spaziano dalla musica, al teatro, alla cultura del cibo.
Tutto ciò senza dimenticare i bambini delle scuole con cui sono stati realizzati negli anni attività tra le più diverse: l’orto didattico, la preparazione del pane, il teatro di figura. Proprio in queste settimane Paola e Stefano erano impegnati nel progetto Ex Convento sull’integrazione di italiani e stranieri; un percorso di inclusione socio-culturale, unico in Calabria, sostenuto dal Mibact nell’ambito del bando Migrarti. All’ex convento sono stati organizzati anche racconti musicali e perfino l’artista cosentino Brunori Sas ha scelto questo suggestivo luogo dalla storia millenaria per registrare uno dei suoi ultimi lavori.
Paola e Stefano hanno partecipato a tanti festival e rassegne itineranti che hanno introdotto nel mondo del teatro nuove sperimentazioni, nuovi approcci per riscoprire gli antichi saperi della nostra tradizione culturale. Divenuta mamma a 16 anni, Paola era cresciuta in fretta ma aveva quella leggiadria di donna che amava le cose belle, le emozioni che appassionano e che rendono unica la vita.
Paola amava i colori, quelle sfumature che danno un tocco particolare alle giornate. Paola era per la semplicità che è essenza, senza orpelli e senza preconcetti. Un’artista e una donna completa che se ne va via troppo presto ma che, certamente, ha lasciato il segno nel mondo della cultura calabrese.
Maria Scaramuzzino