Paolo Mascaro: difendiamo la Calabria
3 min di letturaIl sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, in un post sui social chiede a gran voce al presidente della Regione di opporsi al “definitivo massacro economico e sociale dell’intera Calabria”
Ecco le sue parole:
In queste ore si parla della Calabria quale possibile regione rossa, con devastanti conseguenze sotto il profilo economico e sociale.
La misura, se in ipotesi attuata, sarebbe, senza se e senza ma, del tutto inconcepibile, assurda ed aberrante e costituirebbe un ulteriore colpo alle possibilità di rinascita della Regione.
Occorre evidenziare che al momento, secondo i dati Agenas di recente diffusi, vi è utilizzo in Calabria del solo 22% dei posti di terapia intensiva già esistenti con soli 26 degenti; i ricoveri Covid in area non critica (184) coprono poi solo il 20% dei posti attualmente disponibili.
Se si valuta il numero degli attualmente positivi, si verifica in maniera inconfutabile che i 3.640 esistenti in Calabria rispetto ai 418.142 esistenti in Italia costituiscono solo lo 0,87% del totale nel mentre la popolazione calabrese rappresenta il 3,18% della popolazione italiana; ciò significa che in Italia la diffusione degli attualmente positivi è quasi 4 volte in più rispetto alla Calabria.
Ancora, la percentuale sia di positività dei tamponi che di mortalità sono le più basse, o comunque tra le più basse, di Italia.
È, quindi, evidente l’erroneità dei dati posti a base di astrusi calcoli ad opera di chi, ad oggi, non ha mostrato particolare acume nella gestione della intera vicenda.
Sospendere tutte le attività commerciali, vietare spostamenti in entrata ed in uscita, vietare spostamenti all’interno dei territori, sospendere attività di ristorazione, sospendere eventi sportivi, limitare modalità di svolgimento attività motorie, ampliare dad nelle scuole, sospendere attività inerenti servizi alle persone (parrucchieri, barbieri ed estetisti), prevedere smart working negli uffici pubblici salvo ragioni indifferibili, costituisce, viste le premesse, un insopportabile abuso e sopruso al quale la nostra Comunità non può essere costretta.
Facciamo, quindi, sentire la nostra voce ed il Presidente della Regione si opponga con forza e con vigore al definitivo massacro economico e sociale dell’intera Calabria che resterebbe ulteriormente indietro rispetto al resto di Italia che continuerebbe invece tranquillamente a lavorare e produrre.
Si possono continuare ad osservare le misure esistenti con grande senso di responsabilità senza mettere a rischio, in assenza oggi dei relativi presupposti, il futuro di tante famiglie, di tante imprese, di tanti lavoratori, di tanti cittadini.
Non accettiamo ancora di essere inspiegabili vittime sacrificali di un sistema perverso.
Paolo Mascaro