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Parco Fotovoltaico, Furgiuele: dannoso e improduttivo

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Più che un parco, quello che si preannuncia per gran parte dell’area industriale lametina sembra un gigantesco sepolcro, sotto il quale andrebbero a riposare per sempre le ambizioni di sviluppo della zona ex Sir, già peraltro provata da decenni di fallimenti e di illusioni, vedi Biofata

Comunicato Stampa
Piastrellarla con oltre 200.000 moduli fotovoltaici significa, infatti, né più né meno che tombarla a danno dei segnali virtuosi di sinergia che cominciano finalmente ad arrivare, e che troveranno nel prossimo governo regionale a guida Roberto Occhiuto ampio recepimento.

Perché la centralità dell’area ex Sir, con le sue potenzialità, sarà al centro dell’agenda politica dell’esecutivo calabrese, e questa è una certezza.

Una ragione in più per impedire che progetti dalla natura egoista come l’immenso parco fotovoltaico di cui si parla, vengano realizzati.

A Lamezia e alla Calabria non serve una gigantesca struttura con quasi zero ricadute occupazionali, a vantaggio solo di chi la fa, ma uno sviluppo integrato, che sappia dare opportunità di lavoro e di rilancio economico.

Il porto turistico, gli studios cinematografici, il polo di ricerca agroalimentare, il polo sanitario ASP INAIL, l’aula bunker ormai non sono solo semplici progetti, ma realtà in evoluzione che le istituzioni devono proteggere e accompagnare verso traguardi importanti.

Nell’area industriale non può esserci spazio per mega progetti senza futuro, e per pochi privilegiati.

Per questo ci opporremo anche noi alla realizzazione del parco fotovoltaico sostenendo in ciò il comune di Lamezia e il sindaco Paolo Mascaro.

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