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“Parole ostili o…stili di parole” – Incontro su assertività e stigma al SPDC

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L’incontro si è svolto lunedì 9 in occasione della giornata mondiale della salute mentale al “Giardino dei pensieri ritrovati” del reparto U.O.C. Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) di Lamezia Terme

Il tutto a cura del Progetto Gedeone e con il patrocinio morale della Regione Calabria, della provincia di Catanzaro e del dipartimento di salute mentale dell’ASP di Catanzaro, presenti tra gli altri l’assessore Teresa Bambara e Giorgia Gargano che ringraziamo.

Il giardino: strumento di condivisione per costruire un “contesto” di benessere e di contatto con la realtà.

Un processo di umanizzazione delle cure e di riconoscimento della Persona nei suoi diritti fondamentali, attraverso l’apertura del Reparto stesso alla famiglia e al volontariato, con l’obiettivo di rendere meno traumatica per pazienti e familiari l’esperienza del ricovero in psichiatria; il bisogno di cure in fase acuta, infatti, non può prescindere dal riconoscimento delle altre necessità della persona quali affetto, socialità, bisogno di relazione e conforto.

Comunicazione Efficace, Ascolto Attivo, Sistema dei Descalation e Assertività con il concetto di Stigma, il dialogo con la dott.ssa Giannini, che ci a spiegato alcuni aspetti importanti da conoscere, e proseguita la giornata con il dott.re Merante che ci ha proposto simulazioni di scena con dialoghi Assertivi, Passivi e aggressivi, ha coinvolto i partecipanti in un interessante dialogo, insieme dal dott.re Rossi direttore del dipartimento e primario del reparto.

Ha concluso l’animatore del Progetto Gedeone Antonio Mangiafave proponendo l’adozione Il Manifesto della comunicazione non ostile, una carta che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.

Un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, che partendo dal reparto di psichiatria, si vuole diffondere anche in altri reparti e servizi, con appuntamenti mensili.

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