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I Partigiani della Scuola Pubblica partecipano al cordoglio del giudice Imposimato

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I “Partigiani della Scuola Pubblica”, di cui fa parte una nutrita rappresentanza lametina, esprimono la loro partecipazione al cordoglio della famiglia dello scomparso giudice Ferdinando Imposimato ricordando, tra l’altro, i suoi interventi in difesa della scuola pubblica.
giudice Imposimato Tra i primi a definire la legge 107/2015 detta “Buona Scuola” «fatta con i piedi, senza capo né coda», il magistrato Imposimato ne individuò immediatamente diversi punti di incostituzionalità nonché gravi lesioni dei diritti umani, tra cui anche la lesione del diritto allo studio.
La sua lotta non fu solo «di parole», bensì attiva ed in prima linea nelle piazze della protesta. Durante lo sciopero epocale della scuola, datato 5 maggio 2015, il giudice Imposimato partecipò per le vie della Capitale al corteo, accanto agli alunni e ai docenti.
Non finì lì la sua lotta in quanto  nei mesi seguenti girò l’Italia intera per sostenere attivamente il contrasto alla legge 107, definì i docenti «eroi della democrazia» e suggerì la via dei tribunali e quella referendaria nel tentativo di ripristinare la legalità dopo l’approvazione della legge.
Si adirava rispetto alla gravità della violazione dell’articolo 33 della Costituzione sulla libertà di insegnamento all’interno della legge 107, nonché sull’aspetto primario dato dalla Costituzione alla gratuità del diritto allo studio, completamente ignorato dagli estensori della nuova riforma della scuola.
«La sua – sostengono i “Partigiani della Scuola Pubblica” è stata una vita dedicata alla giustizia e ai diritti, si è occupato di mafia e camorra, subendo l’uccisione del fratello Franco, sindacalista». Dopo tutto questo ha continuato la sua lotta per l’affermazione della verità e della giustizia.
«Questo – proseguono – è l’esempio che lascia, un testamento politico fatto di azioni in cui manifestava sempre la sua speranza in un Paese civile dove l’eguaglianza dei diritti sociali e la solidarietà fossero gli obiettivi da perseguire con la partecipazione attiva di tutti».

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