Il PD di Lamezia aderisce allo sciopero del 17 novembre
3 min di letturaQuesto sciopero è un atto dovuto e necessario di fronte alle mancanze di questo governo
Comunicato Stampa
Il Partito Democratico di Lamezia Terme aderisce allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL partecipando alla manifestazione che si terrà Venerdì 17 novembre a partire dalle ore 10 davanti alle Prefettura di Catanzaro e intende sostenere le richieste avanzate dal Sindacato nei confronti del Governo al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali nel Paese.
Ancora una volta il Parlamento italiano approverà una Legge di Bilancio insufficiente, che non risponde alle esigenze reali del Paese ma, anzi, ne aumenta ancora di più le diseguaglianze.
La manovra finanziaria che sta per essere approvata è profondamente iniqua, nei confronti del Mezzogiorno e della Calabria in particolare.
Questo sciopero è un atto dovuto e necessario di fronte alle mancanze di questo governo, alla sua inaffidabilità, alla sua indisponibilità al confronto, per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani.
Il Governo Meloni continua ad umiliare ed offendere il lavoro pubblico, proseguendo una chiara politica di impoverimento dei servizi pubblici essenziali (l’istruzione, la ricerca, la sanità …) per consegnarli nelle mani dei privati.
E’ urgente un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria ed urgente. Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.
Saremo insieme a CGIL e UIL per ribadire la nostra contrarietà allo smantellamento del sistema della conoscenza pubblica e democratica come sancita dalla Costituzione ed agli ulteriori tagli alle sedi scolastiche, e quindi all’organico. Saremo anche al fianco delle studentesse e degli studenti a cui si sta negando l’accesso universale al diritto allo studio universitario.
La frequenza delle università è diventata un lusso che possono permettersi in pochi. Sciopereremo perché sia garantito il diritto di tutte le studentesse e di tutti gli studenti ad un’istruzione ed una formazione adeguata ad ogni latitudine o longitudine, ovunque siano nati ed ovunque abbiano scelto di vivere.
Il segretario cittadino
Gennarino Masi