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PD Lamezia: contendersi il luogo dove tenere un processo di ‘ndrangheta è triste ed avvilente

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La Calabria ha nella sua storia spaccati di vita di comunità segnati da viscerali contrapposizioni vissute con passione fino a divenire prove di scontri violenti con insurrezioni popolari che hanno segnato non solo il carattere e l’antropologia dell’uomo calabrese, ma hanno lasciato segni evidenti nella propria memoria che ancora fanno fatica ad essere metabolizzati

Comunicato Stampa

C’è una paura inconsapevole dello scippo che allerta la memoria e prepara agli steccati, muri di egoismo che sono del tutto anacronistici, sensibilità che si frantumano difronte ad un’incontrollata e forse inconsapevole frenesia di accaparrarsi ogni cosa, che rade al suolo ogni ambizione o desiderio.

Cosi si costruisce e si organizza la povertà, impoverire chi ti sta vicino prepara la propria povertà, che non lascia fuori nessuno, senza confini, senza esclusione aiutando la paura a diffondere diffidenze e sentimenti di rancore.

Lo svolgimento di un processo così importante come quello di Rinascita Scott non poteva che svolgersi nella città strategicamente più rilevante e logisticamente più accogliente della regione.

Lamezia Terme, cuore pulsante della Calabria e città regione al centro del mediterraneo, volano di sviluppo per chi l’aveva immaginata, a 50 anni dalla nascita, è geograficamente il luogo naturale ed adeguato ove si possono celebrare grandi eventi.
Una città utile a tutta la regione, capoluogo compreso, che anche grazie alla piana avrebbe potuto sviluppare le sue funzioni di città che affaccia su due mari ma dimostratasi, nei fatti, del tutto incapace di fare da traino all’area centrale e baricentrica della Calabria.

Forse l’eccessivo isolamento e la paura di perdere le proprie prerogative l’hanno costretto alla difensiva, attuando, nel tempo, un inutile quanto improduttivo campanilismo. Innescare, alle soglie del terzo millennio, una “guerra” fra poveri, per rivendicare la sede di celebrazione di un processo, seppur di levata importanza, nel capoluogo di provincia, solo per ambizioni egemoniche territoriali, rappresentata plasticamente il fallimento di una classe dirigente e politica senza ambizione e prospettive che continua ad alzare muri piuttosto che abbatterli.

Le diverse associazioni del capoluogo che non hanno mancato di opporsi a tale scelta, compresa la levata di scudi degli avvocati catanzaresi, che si sono presi la briga di specificare che la scelta di Terina è provvisoria, nell’attesa della costruzione della imperiosa aula bunker (ancora da progettare), mostra l’assoluta mancanza di progettualità politica e di governo del territorio degli amici catanzaresi per ciò che riguarda lo sviluppo complessivo della area centrale della Calabria.

Un campanilismo acceso, violento nelle azioni, sconclusionato nei contenuti, divisivo e fuori luogo. Il PD di Lamezia ritiene che questa infinita lotta intestina fra le due città debba terminare, perche per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria è indispensabile pensare alle due città come un’unica realtà ognuna con le sue proprie peculiarità. Questo è l’unico modo attraverso il quale si può sperare di costruire una Calabria migliore.

Contendersi il luogo dove tenere un processo di ‘ndrangheta, continua la nota del pd lametino è triste ed avvilente.

Vorremmo vedere, prosegue il PD, le due città unite a dare battaglia comune per la costruzione dell’aerostazione, per il completamento della tratta ferroviaria Lamezia/ Catanzaro, per la gestione virtuosa dei rifiuti, per un utile e meno costoso approvvigionamento idrico, per avere una sanità dignitosa che non mortifichi i territori, che offra servizi migliori e che valorizzi ognuno le proprie eccellenze. Questi, secondo i dirigenti del partito democratico, gli argomenti che dovrebbero accendere il comune sentire delle due città e non il bieco, inutile ed improduttivo campanilismo.

Lo svolgimento del processo alla fondazione Terina conclude la segreteria cittadina del partito democratico, verrà celebrato nel posto più adatto e rappresenta per la città il momento della ripartenza. La celebrazione di Rinascita Scott deve essere per Lamezia l’occasione per tornare alla ribalta nazionale come luogo dove la mafia viene colpita e possibilmente affondata.

Una luce, la presenza dello Stato, spenta dall’ennesimo scioglimento provocato dalle destre, che riporti l’attenzione dell’opinione pubblica sull’ennesima battaglia condotta da una città che si vuole affrancare in maniera definitiva dall’egemonia mafiosa.

Partito Democratico Lamezia Terme

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