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PD Lamezia: fallimento di Occhiuto e Mascaro sulla sanità

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hospital corridor

Il governo Meloni cancella la sanità calabrese, il commissario Occhiuto taglia le risorse, il commissario Battistini peggiora le cose e il sindaco Mscaro è latitante

Comunicato Stampa

La paziente oncologica lametina che ha dovuto interrompere le sedute di radioterapia e la telefonata ricevuta, per comunicarle l’ennesimo rinvio, dimostrano il totale fallimento del Commissario Straordinario Roberto Occhiuto e del sindaco Paolo Mascaro, quale responsabile della salute dei cittadini nel proprio territorio.

L’amaro, sconsolato e arrabbiato commento per il rinvio della seduta della paziente, costretta ancora una volta a saltare l’applicazione di radioterapia all’ospedale Ciaccio di Catanzaro, unica struttura nell’area centrale della Calabria che esegue la radioterapia per gli ammalati oncologici, la dice lunga sulla disorganizzazione esistente nella sanità regionale.

Si apprende, tra l’altro, che si proporrebbe ai malati oncologici di spostarsi in altre località della regione (Cosenza, Reggio) per tentare di trovare la disponibilità per la radioterapia. Non ci può essere niente di più drammatico per un paziente oncologico.

I cittadini di Lamezia devono sapere che, al di là dei proclami dell’accoppiata di Forza Italia Occhiuto-Mascaro, delle promesse roboanti del commissario dell’ASP di Catanzaro, c’è soltanto il vuoto di assistenza sanitaria pubblica.

Non bastano i generali e le parole del governo centrale, c’è bisogno di concretezza per avere un’assistenza sanitaria adeguata in Calabria, e ovviamente nell’area centrale Catanzaro-Lamezia.

È paradossale, peraltro, che nel capoluogo si spendano fiumi di soldi per le strutture pubbliche, per poi essere costretti a rivolgersi al privato o a sottoporsi a estenuanti i viaggi della speranza fuori regione.

Ormai il Governo Meloni ed il suo Commissario calabrese Occhiuto hanno creato un mostro di inefficienza dimostrato ogni giorno con un elenco interminabile di lacune e carenze, che i fatti di oggi rendono un programma concreto improcrastinabile: le mancate sedute di radioterapia, per i pazienti oncologici, al Pugliese Ciaccio; la mancanza dei medici a bordo sulle ambulanze; le carenze di organico; in generale, l’impossibilità di garantire un’idonea assistenza ecc…

Tutto questo dimostra che la programmazione sanitaria per il funzionamento delle strutture ospedaliere (quello di Lamezia Terme e il Pugliese Ciaccio a Catanzaro) e i gravi deficit della medicina d’urgenza, con ambulanze inesistenti ed i pronto soccorso ingolfati, sono la rappresentazione plastica che il Governo Meloni ed il Commissario Occhiuto hanno sbagliato tutto sulla Calabria.

Nella legge di Bilancio il finanziamento pubblico al settore sanitario, come già denunciato dal PD di Lamezia Terme, prevedeva in più, rispetto al passato, solo 600 milioni, dei quali una cospicua parte erano dedicati ai privati, pronti a trasformare l’obiettivo di tagliare le liste di attesa in un affare milionario. Le restanti somme sono talmente esigue che non riusciranno nemmeno a compensare l’inflazione, né l’aumento dei prezzi di beni e servizi.

Ed ecco il disastro annunciato: la Calabria già fortemente penalizzata, “razionalizza” la spesa e taglia i servizi, strumenti deleteri per la qualità dell’assistenza con violazione del diritto alla salute, di cui all’art. 32 della Costituzione. E, per giunta, dal comune di Lamezia Terme non proviene una benché minima voce di protesta.

Non si sa quale iniziativa abbia preso il sindaco Mascaro, né si sa quale sia stato l’apporto del vicesindaco Bevilacqua, in qualità di assessore con delega alla salute per arginare tali disservizi.

Spetta a noi, alla sinistra nella sua globalità, risvegliare il senso della comunanza e della partecipazione per una battaglia in favore della sanità pubblica secondo i dettami della costituzione. In tal senso il PD lametino dedicherà ogni sua risorsa a difesa dell’ospedale e della sanità lametina nel suo complesso.

Il segretario cittadino
Gennarino Masi

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