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PD Lamezia: le lacrime di coccodrillo del presidente Occhiuto e di Mancuso

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Le lacrime di coccodrillo del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto non ci bastano

Comunicato Stampa

Non ci basta che il giorno dopo l’approvazione della Legge sull’Autonomia Differenziata lui prenda le distanze e dichiari di «non accettare una legge fatta così».

Allora gli domandiamo dov’era quando i sindaci della Calabria protestavano contro il disegno di legge?

In altre parole Forza Italia ha evitato lo scontro con gli alleati, riducendosi a presentare una mozione inutile, già caduta nel vuoto.

Né ci basta che i deputati calabresi di Forza Italia abbiano disertato il voto. Una legge così divisiva del paese doveva essere fermata da tempo.

Né può bastare che Cannizzaro sui social si indigni per lo sventolio della bandiera della Calabria in Parlamento

Forza Italia ha grandi responsabilità, ancora di più oggi che il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso (in quota Lega e neo parlamentare europeo) dichiari le sue «perplessità per l’approvazione di una legge che è solo un pennacchio e che non tutela la nostra Calabria», definendola

«un pasticciaccio, non in linea con i bisogni reali del Mezzogiorno». Tutto ciò mentre circolano le voci di un addio di Mancuso alla lega per passare a Forza Italia.

Insomma, questo teatrino della politica del presidente Occhiuto, che emerge dalle cronache quotidiane, fa emergere che al centro degli interessi della politica regionale vengono anteposte le miserie individuali e alcuni partiti sono solo dei mezzi di locomozione per trasferirsi da un versante all’altro per interessi personali.

Considerato che ai sensi dell’art. 75. Cost. cinque Consigli regionali possono richiedere la abrogazione, totale o parziale, della suddetta legge sfidiamo il presidente Occhiuto ed il presidente Mancuso ad essere coerenti con quanto affermato dopo l’approvazione della legge.

Si Convochi con urgenza il consiglio regionale e si chieda la abrogazione, della legge “spaccaitalia” dinanzi alla Corte Costituzionale.

E’, altresì, incomprensibile l’esultanza della Lega e del suo deputato locale per l’approvazione di una Legge che spaccherà l’Italia ed affosserà il Sud e la Calabria in testa. Farebbero bene a riflettere sulla perdita in consensi e in percentuale. Confrontando i risultati delle ultime elezioni europee, emerge che la Lega lametina più che un dimezzamento, ha subito un vero tracollo, ottenendo il 13,06% e finendo in quarta posizione, mentre nella tornata europea del 2019 la Lega lametina in città era il 1° partito, sottolineiamo era, con il 25,49%.

Il Partito Democratico della città di Lamezia Terme rivolge, pertanto, un appello alle forze piu’ sane della societa’ lametina per prepararsi fin d’ora alla battaglia piu’ dura, quella del referendum per l’abrogazione di una legge che spacca il paese e affossa le regioni del sud e la Calabria.

Gennarino Masi
Segretario cittadino PD

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