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PD Lamezia: la nostra Città non ha mai rifiutato i pazienti di Chiaravalle

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Non abbiamo mai pensato di girarci dall’altra parte e non condividere il dramma e la debolezza degli anziani di Chiaravalle, abbiamo detto altro e chi pensa di impartire lezioni di solidarietà fa un esercizio inutile perché vorremmo dedicare questo tempo ad uno sforzo più nobile che ci aiuti a trovare la soluzione migliore

Comunicato Stampa

Lamezia non ha mai rifiutato questi pazienti, non lo ha fatto la città, non lo hanno fatto i medici sempre fedeli al giuramento d’Ippocrate, la lezione di Papa Francesco ha lasciato nelle nostre coscienze un segno indelebile, un rimprovero severo a rivedere la nostra vita, a scegliere di stare insieme perché la solitudine ha fomentato egoismi e particolarismi, ha aiutato ad erigere muri indebolendo le nostre anime.

Noi vogliamo ridare la vita a questi anziani, non vogliamo che il coronavirus se ne impossessi per continuare a misurare la sua forza prepotente sul destino degli uomini, noi vogliamo aiutarli senza prevenzioni o paure, la loro debolezza non ci preoccupa, ci preoccupa invece l’improvvisazione e il senso disumano che aveva stabilito dove recapitare i pacchi.

Noi siamo dalla loro parte vogliamo fare tutto il possibile con tutte quelle precauzioni necessarie per evitare incidenti, non solo per i malati stessi ma anche per tutti gli operatori sanitari.

Stiamo imparando sulla nostra pelle di essere immersi in una palude che può inghiottirci tutti se non continuiamo a rispettare le regole che ci siamo dati, basta un errore, un inconsapevole disattenzione per ridare fiato e vita a questo killer sconosciuto ed invisibile.

Nelle scorse settimane il PD aveva aderito alle tante richieste di riapertura dei reparti di Malattie Infettive, Microbiologia e il rafforzamento della Terapia Intensiva ipotizzando anche l’apertura di un Centro Covid 19 in una struttura staccata dal Pronto Soccorso e dai reparti di degenza, ma tutto è caduto nel vuoto in quanto la Regione ha scelto come centro Covid 19 le strutture HUB, per poi fare una sorta di marcia indietro di fronte alla prima vera emergenza, ipotizzando di dislocare su tutto il territorio provinciale  questi sfortunati anziani senza le necessarie misure di sicurezza e con il rischio di creare tanti focolai.

Questo purtroppo conferma quello che avevamo immaginato e che è stato messo in evidenza nei giorni scorsi dagli onorevoli Viscomi e Notarangelo, vale a dire, la mancanza di programmazione con il rischio di vanificare il vantaggio temporale che abbiamo avuto rispetto al nord. Questo quadro è ancora più desolante alla luce di quanto si è visto ieri sera nella trasmissione Report, dove è emerso con quanta superficialità e incompetenza si sta affrontando questa emergenza in Calabria.

Il candore della Santelli dà la dimensione di una sua inadeguatezza, una mancata conoscenza di quello che c’è in questa regione, della sua grave situazione, di una sanità affidata a dei maldestri, l’unica cosa che gli riesce bene è quel mantra quotidiano di colpevolizzare il Governo per nascondere il proprio disorientamento.

Riteniamo che la soluzione di ricoverare gli ospiti della RSA di Chiaravalle presso il policlinico di Germaneto sia nell’immediato la scelta più corretta in quanto l’unica struttura al momento capace di accoglierli nella massima sicurezza sia dei malati che degli operatori.

L’emergenza di questi giorni, mostra in tutta evidenza la fragilità del sistema sanitario calabrese, spinge a chiedere ancora una volta e con forza l’intensificazione della medicina territoriale. Le esperienze del nord dovrebbero insegnarci qualcosa.

Pretendiamo non solo che venga trovata una soluzione immediata e in piena sicurezza per gli ospiti della RSA di Chiaravalle, non possiamo essere la regione che non si prenda cura dei propri anziani, ma anche chiarezza e trasparenza da parte della Regione su come si sta affrontando questa emergenza senza fare propaganda, quanti sono i posti reali di Terapia Intensiva e Sub Intensiva? A che punto è il Centro Covid 19 di Germaneto? E’ previsto il potenziamento del Presidio di Lamezia?

Questo è quello che ci aspettiamo dalla Regione, al contrario, questo modo approssimativo porta ad una guerra tra territori che da sempre è un nostro limite e si rischia di apparire poco solidali che certamente non è una caratteristica del popolo calabrese.

La verità è che si è persa ancora una volta un’occasione: quella di poter consentire al nostro Ospedale di essere di grande aiuto in questa tragedia. Sarebbe bastato davvero poco. Sarebbe stato sufficiente riaprire i reparti di Malattie Infettive, Microbiologia, e potenziare la Terapia Intensiva. Siamo ancora in tempo. Basta solo volerlo a prescindere dalla denominazione quale Centro Covid 19.

Partito Democratico
Lamezia Terme

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