Lamezia, PD a sindaco Mascaro: “La sua maggioranza non c’è più”
3 min di letturaL’affondo del PD
Comunicato Stampa:
Il PD di Lamezia Terme, nel corso di una affollata assemblea di iscritti e simpatizzanti, riallaccia le fila e rilancia l’iniziativa politica ripartendo dalla grave crisi che ha investito l’amministrazione comunale a guida Mascaro.
Alla presenza del Coordinamento Cittadino al completo, del consigliere regionale Tonino Scalzo, del deputato Sebastiano Barbanti e dei consiglieri comunali, è stato ribadito, dalla segretaria di circolo Giovanna Viola, nella sua relazione, la necessaria distinzione dei ruoli nella grave situazione comunale, la necessità che il Sindaco si assuma la responsabilità esclusiva nel risolvere la crisi della sua maggioranza e la disponibilità del PD, qualora, come auspicato, non si verificasse lo scioglimento del consiglio comunale, ad assumere un comportamento responsabile che riduca i danni per la città.
In tal senso, il PD nell’ultimo consiglio comunale aveva invitato il Sindaco ad una operazione di chiarezza e di verità nei riguardi della Città.
È necessario che il Sindaco dimostri di voler chiudere, senza compromessi con quello che è successo in campagna elettorale e che oggi è ancora presente in Consiglio Comunale perché il PD non potrebbe tollerare situazioni che non appaiano di massima trasparenza.
Il Centro Sinistra non ha presentato candidati che potevano avere collegamenti con la mafia ed ha rifiutato, in modo assoluto i voti dei mafiosi.
Avevamo già sollevato, in pubblico e rivolgendoci alla Città con i massimi nostri esponenti di partito e con la presenza del Presidente Oliverio, nel corso della campagna elettorale del 2015 le perplessità che derivavano dalle presenze nelle liste del centro Destra che, a nostro avviso, potevano introdurre il rischio di una nuova procedura di scioglimento.
Oggi il coinvolgimento di Consiglieri comunali indagati per traffico di voti e per sospetta collusione con ambienti mafiosi evidenziano un mondo ed un modo di intendere la politica che non ci appartiene.
Le dimissioni a catena di consiglieri comunali, ed anche di personaggi che hanno avuto un ruolo importante nell’attuale amministrazione comunale, rendono chiaro che la maggioranza che governa la Città in base ai risultati elettorali della primavera del 2015 si sta sgretolando.
Questo a poche settimane dalla vicenda Sacal che ha aperto un’altra finestra su un mondo di clientele e di violazione delle regole.
Il Sindaco deve prendere atto che la sua maggioranza non c’è più nella credibilità, nella autorevolezza e nella necessaria coesione minata dall’interno da valutazioni ben al di là delle considerazioni politiche.
Le irrevocabili dimissioni da parte di Massimiliano Carnovale vicesindaco e componente della giunta, che nella lettera di accompagnamento ritiene di dover precisare che si tratta di decisioni suggerite o concordate con esponenti politici regionali, dà l’idea di un quadro desolante e profondamente compromesso.
In qualche modo conferma anche l’inconcludenza dell’azione amministrativa che il PD denuncia da due anni.
Il Sindaco ne prenda atto e si assuma la responsabilità di dare corso a quelle decisioni che il PD ha auspicato, senza perdere altro tempo se non vuole che lo stillicidio di dimissioni e dei risultati delle indagini della Magistratura renda inutili prese di posizioni tardive.
Se decide di voler continuare, il Sindaco parli alla Città e dica quali soluzioni intende proporre.
Su quelle proposte il PD assumerà una posizione ragionata sull’esclusivo interesse di Lamezia.
In tal senso si è espresso in consiglio il gruppo consiliare PD, escludendo, qualsiasi inserimento in giunta.
All’inizio dell’assemblea, in momenti di forte commozione, è stata ricordata la scomparsa del sen. Petronio e del sen. Gigi Pingitore, con una nota del responsabile dei giovani PD Antonio Gatto accompagnata dal plauso di tutta l’assemblea. I lavori si sono conclusi quindi con l’approvazione della relazione della segretaria di circolo Giovanna Viola.