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Pegna: progetto Waterfront a Lamezia, lo sceicco non c’e’ più!

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Quando ormai molti lametini avevano già pagato la prima rata del finanziamento per l’acquisto della barca, per non essere da meno ai miliardari pronti ad ancorarsi al porto Turistico dell’avveniristico Waterfront di Lamezia Terme e, così, sperare di essere ammessi al prestigioso Royal Yacht Club, ecco arrivare la notizia sconvolgente: lo sceicco non c’è più!

Comunicato Stampa

Pare, infatti, che il Principe del Bharain, dal nome abbreviato di “Mohamed Bin Abdulla Bin Hamad Al Khalifa” e dagli svariati titoli onorifici, tra cui quello di Presidente di Zubaroil, sia passato a miglior vita. Improvvisamente, quando sembrava tutto pronto, invece di venire a Lamezia, è volato in cielo, lasciandoci tutti sgomenti. Insomma, ahi noi, per essere più chiari, pare proprio che il membro dell’arcinota famiglia degli Al-Khalifa, regnanti senza interruzioni dal lontano 1783, sia morto! Nefaste coincidenze? L’anno d’inizio di questo piccolo Regno, infatti, secondo gli esperti di paragnostica, era già un pessimo indizio. E’ lo stesso, guarda caso, di quello del disastroso terremoto che colpì proprio la Calabria e la stessa Nicastro!

Certamente, la notizia della prematura scomparsa del Principe ha creato un altro terremoto, gettando nello sconforto quanti erano pronti ad acquistare le mega ville dell’annesso progetto turistico-residenziale o accaparrarsi uno dei 440 posti barca dell’hub internazionale che, nelle intenzioni della Lamezia Europa, avrebbe dovuto trasformare l’ex Sir nella Dubai calabrese.

Che dire? Ancora una volta sfigati! Dall’illusione dell’Università, alla prima pietra di Galati per la Biofata (rimasta da sola), non ce ne va bene una! E, in quest’occasione, non ci resta nemmeno quella. Sì, perchè avremmo avuto, almeno, un altro storico reperto per il “Museo Lametino delle Prime Pietre” al quale stava già pensando l’Assessore Gargano! Che non sia proprio una maledizione di Galati?

La notizia, diffusasi rapidamente grazie alla prontezza e alla sensibilità del dottor Sciammarella, amministratore delegato della Coipa International, società artefice del progetto specializzata nella ricerca d’investitori internazionali, è stata accolta nel Palazzo di Città da autentiche scene di disperazione e isterismo.

Il sindaco Paolo Mascaro, che aveva introdotto la presentazione del video 3D del faraonico Waterfront con enfasi pari solo a quelle di Isocrate e Demostene, tra lacrime di emozione, tartine alla ‘nduja e coppe di champagne, è scoppiato in un pianto a dirotto, abbandonandosi tra le braccia di Sciammarella, vero deus ex machina di tutta l’operazione, in preda ad un’ autentica crisi parossistica. I due, stringendosi forte, hanno interrotto il pianto solo per gridare in coro “Amiamo la Calabria, amiamo Lamezia”, per poi riabbandonarsi allo sconforto.

Secondo i più informati, a loro si è subito unito il vice sindaco avvocato Bevilacqua in procinto,  grazie anche alla sua perenne abbronzatura molto simile alla carnagione della famiglia Al-Khalifa, di essere insignito dell’ambita onorificenza di Vice Principe Onorario di Manama!

Il giornalista Gianluca Gambardella sostiene, infatti, che l’abbiano visto in una nota boutique della capitale del piccolo Regno accompagnato da Tullio Rispoli, dirigente di Lamezia Europa, mentre provavano entrambi due tipiche kandure bianche (una sorta di sottana musulmana), firmate per sceicchi e reali da Dolce & Gabbana. A dir il vero, secondo le indiscrezioni confermate dal capo delegazione Vito Favorito Sciammarella, sembrerebbe che a Bevilacqua stesse a pennello, mentre quello di Tullio Rispoli, invece di arrivare alle caviglie come tradizione, si fermasse poco sopra le ginocchia, a mò di gonnellino, tanto da indurlo a commissionarlo su misura ad Anton Giulio Grande. Anche in Regione, dove avevano già inserito il progetto nelle linee guida del Piano Regionale dei Trasporti della Calabria, lo sconcerto è arrivato fino al decimo piano.

Ora, dobbiamo augurarci la riappacificazione tra sindaco e maggioranza, in modo da poter sperare nei fondi del Pnrr!”, ha farfugliato il distrutto Presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera che, dal canto suo, aveva già acquistato una moto d’acqua di seconda mano!

Ad essere onesto, visto l’abbondare di miliardi in arrivo, anche io, che avevo proposto di aggiungere un Parco Divertimenti da appena 50 milioni euro, mi sono preso l’ennesima delusione! Già immaginavo di salire fino a 100 metri d’altezza nella mano di un gigantesco Kink Kong insieme a tutto il Consiglio comunale…

Chi avrebbe mai potuto immaginare che, questa volta, quando tutto sembrava arrivare realmente in Porto, ci moriva proprio lo sceicco?

Ruggero Pegna

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