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Pegna: su decoro urbano negli ultimi anni gara all’imbruttimento

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ruggero pegna

Ogni tanto è giusto condividere con i concittadini qualche opinione personale, in tema con il ruolo di consigliere comunale e anche per rispetto alle migliaia di persone che mi hanno espresso i loro voti

Comunicato Stampa

Dall’elezione di fine 2019, covid permettendo, ho cercato di rendermi collaborativo con la cosiddetta maggioranza, certo che l’interesse della Città non passi da beghe tra fazioni opposte o posizioni di parte ma dalla reale condivisione di problemi, idee e progetti. Così ho votato tutto ciò che ho ritenuto utile a Lamezia, senza alzare bandiere da ultras, a parte l’astensione sul Psc, che ritengo superato e non adeguato allo sviluppo della Città.

Ho anche prodotto molte mozioni, in particolare sulla bellezza, proponendo persino uno specifico Comitato e interventi su arredo urbano, verde, decoro; ma anche altre mozioni riguardanti la viabilità, la rete stradale, l’impatto ambientale derivante da Scordovillo, l’uso del teatro di Parco Mitoio, il lungomare.

Ho richiamato le situazioni di criticità degli impianti sportivi, a cominciare dai ritardi del nuovo palasport, al ripristino di quelli esistenti, ecc. ecc.  Inutile dilungarmi.

E’ proprio sul tema della bellezza, dell’arredo urbano, del decoro, di interventi sulla viabilità, che voglio oggi tornare. A parte la condivisione di tutti a parole e, persino, il voto favorevole all’unanimità dell’intero Consiglio comunale, i vari temi posti all’attenzione restano ostaggio di una lentezza nel trattarli, caratteristica di questa amministrazione su argomenti seri, concreti, di reale interesse dei cittadini, che riguardano la vivibilità quotidiana.

Amarezza che si aggiunge ad una triste constatazione: possibile che lo sforzo fatto negli ultimi trent’anni, probabilmente nel tentativo di migliore la qualità della Città, invece abbia prodotto un imbruttimento e un peggioramento irreversibili?

Un imbruttimento, direi “progettato a tavolino”, che ne ha dell’incredibile, tanto da farmi pensare che, se avessero lasciato le cose com’erano, sarebbe stato meglio! Dall’isola pedonale su Corso Nicotera che, secondo me, sarebbe stata più logica su Corso Numistrano, peraltro con la sistemazione di palme adatte ad altro contesto ambientale, all’enorme vasca che si è presa quasi tutta la piazza sotto San Domenico, dall’aver trasformato Piazza della Repubblica in un mega parcheggio, fino alla devastazione di Piazza d’Armi con una pensilina che è un autentico monumento alla bruttezza, per non parlare dell’installazione dell’enorme ed inquietante box metallico in Piazza Santa Maria Maggiore (dietro l’Hotel Savant per capirci), è stato tutto abilmente progettato e realizzato per imbruttire quanto più possibile il centro storico della Città. Uno sforzo costato parecchi soldi, ma che ha dato i suoi frutti: fare peggio, onestamente, non si poteva! Come se non bastasse, per non essere da meno, ora si sta cercando di distruggere anche Corso Numistrano, uno dei più belli della Calabria, ma almeno senza costi comunali. E’ bastato lasciarlo ai privati con le discutibili installazioni e gli pseudo arredi di locali pubblici, senza che vi sia un progetto estetico unitario, senza che siano rispettati i marciapiedi e persino gli stessi parcheggi, senza che siano rispettati i semplici concetti base di bellezza, eleganza, ordine, e senza scomodare concetti estetico-architettonici più complessi! In questo caso, infatti, non è un progetto comunale a distruggere l’invidiato salotto della Città, ma l’abbandono a se stesso, l’aver lasciato libero ognuno di fare quello che vuole, da ombrelloni da bar ad ogni cianfrusaglia! Ricordo, addirittura, che uno di questi locali, in pieno centro storico con colori tenui piuttosto simili, aveva pensato bene di dipingere l’esterno in verde pistacchio di Bronte!

Non so dire, in tutta onestà, se un progetto ben studiato e ben pagato, come gli altri, l’avrebbe conciato anche peggio!

Certamente, nel dubbio, un piccolo contributo all’imbruttimento ha deciso comunque di darlo anche quest’amministrazione comunale, vandalizzando i lampioni dell’illuminazione che, evidentemente, non erano stati concepiti solo per illuminare ma anche per abbellire.

In nome del risparmio energetico, si è pensato persino di risparmiare sulla pulizia dei vetri dei lampioni, togliendoli proprio, lasciando i pali come scheletri disadorni. Evito di esprimermi sulla qualità della luce profusa dalle nuove lampade ma, certamente, sfidando anche i gusti diversi dai miei che dico di rispettare a prescindere, come formula di garbo, il risultato di imbruttire corso Numistrano è stato ancora una volta centrato!

Ci manca solo di invitare Blanco a Sant’Antonio, in aiuto ai tanti cittadini dal forte senso civico, per finire le poche panchine e fioriere rimaste!

Ruggero Pegna

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