Pensionato muore nel difendere il suo terreno da un incendio
2 min di letturaMalore mentre fronteggiava le fiamme. Il sindaco: piromani ignobili
Un uomo di 73 anni, Lorenzo Francomano, è morto probabilmente per un malore mentre cercava di difendere un suo terreno da un incendio.
E’ quanto accaduto ieri a Cassano allo Ionio. Il rogo è divampato nei pressi del Santuario della Madonna della Catena.
Le fiamme, alimentate anche dal vento, hanno raggiunto alcune contrade del comune di Civita, “Serricelle” e “San Nicola”, distruggendo decine e decine di ettari di terreno coltivati e lambendo diverse abitazioni. Molti residenti della zona per proteggere i loro terreni e le loro abitazioni dalle fiamme hanno utilizzato mezzi di fortuna.
Il corpo di Francomano è stato trovato, dopo alcune ore di ricerche scattate perché dal pomeriggio non si avevano sue notizie, da alcuni volontari nel terreno di sua proprietà, in contrada “Madonna della Catena”.
Per domare l’incendio hanno operato un elicottero, i vigili del fuoco, la Protezione civile, Calabria verde e alcuni volontari. Sul posto si sono recati anche il sindaco di Cassano Gianni Papasso, e il sindaco di Civita Alessandro Tocci.
“Subito sono andato sul posto – ha affermato Papasso – offrendo anche il supporto della macchina comunale, ma mi sono trovato davanti una scena straziante perché quella che abbiamo vissuto è stata una vera e propria disgrazia che colpisce al cuore tutti noi e che deve pesare per sempre sulla coscienza di chi ha appiccato il fuoco. Oltre a distruggere la natura, gli ignobili piromani hanno distrutto la vita umana di una persona perbene che, per proteggere i suoi ulivi, ha perso la sua vita. Ringrazio i soccorritori per quanto hanno fatto e faranno così come ringrazio i Vigili del fuoco, gli uomini di Calabria verde e i volontari che hanno lavorato per ore per combattere il fuoco ma, soprattutto, distrutti nell’animo proprio perché non volevano questo epilogo”.
“Censuro con forza – ha concluso Papasso – l’operato di questi piromani e speriamo che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia perché la responsabilità di questa morte è da addebitarsi chiaramente a chi ha appiccato l’incendio. Cassano oggi è in lutto perché perdiamo una persona onesta e perbene e perché questa è una disgrazia che colpisce ogni cittadino cassanese al cuore”.